Home Economia L’agenzia di raiting Fitch ammonisce l’Italia: “L’uso dei fondi europei è imprescindibile per una crescita post-pandemica”

L’agenzia di raiting Fitch ammonisce l’Italia: “L’uso dei fondi europei è imprescindibile per una crescita post-pandemica”

by Nik Cooper

L’agenzia di raiting Fitch, non proprio un’amante del Bel Paese, scrive in un report sulla situazione politica italiana.

“Se l’Italia dovesse fallire ad usare i fondi di Next Generation Ue per spingere le prospettive del Pil a medio termine, questo potrebbe esercitare pressioni al ribasso sul rating sovrano dell’Italia”.

“Rischi di breve termine per la crescita” anche “la seconda ondata di pandemia e un lento avvio delle vaccinazioni”. “L’ultimo pacchetto di supporto fiscale approvato dal governo, che vale l’1,8% del Pil, mitigherà l’impatto sul settore privato, specialmente nel primo trimestre del 2021, ma condurrà anche ad un deficit di bilancio nel 2021 più alto dell’8% del Pil che avevamo preventivato in dicembre – rileva Fitch – anche se un forte rimbalzo del Pil dalla metà del 2021, grazie all’accelerazione della vaccinazione di massa, dovrebbe sostenere in qualche modo la posizione fiscale”.

Il clima di indecisione ed incertezza, stimolato da Renzi e dai suoi di Italia Viva, ha dato un clima di incertezza all’Italia che vive un momento di instabilità politica ed è in questa situazione che “potrebbero anche incrementare il rischio di ritardi nell’erogazione dei fondi” europei.

E’ questa la variante che fa oscillare le quotazioni di Fitch, sottolineando che “storicamente la capacità dell’Italia di assorbire i fondi Ue è stata bassa” e che “aspetti chiave del piano nazionale di ripresa e resilienza – che non è stato ancora approvato dal Parlamento – devono ancora essere decisi, in particolare i dettagli delle riforme per accelerare la programmazione e l’esecuzione dei lavori pubblici”.

Fitch ricorda che il tasso di crescita del Pil italiano nel 2016-2019 è stato dello 0,9% e che il rapporto Debito-Pil raggiungerà il 160% nel 2020. “Senza un sostanziale miglioramento nella crescita post-pandemica, è improbabile che il rapporto Debito-Pil sarà messo su un cammino di riduzione. Riteniamo che l’uso efficiente dei fondi di NGUE sia inestricabilmente legato a un’effettiva strategia di crescita post-pandemica” al punto che “un fallimento” nel loro utilizzo metterebbe a rischio il rating dell’italia”.

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1 comment

Pasquale 26 Gennaio 2021 - 19:39

Daranno una mano ai sovrapposti che avranno gioco facile x dimostrare che bisogna uscire dall’euro e dalla UE

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