Matteo e Giorgia sembrerebbero avere rotto gli indugi e dovrebbero proporre congiuntamente Guido Bertolaso, anche se quest’ultima ha ancora qualche dubbio e perplessità pur riconoscendogli grandi doti.
Si parla ovviamente della candidatura a sindaco di Roma del centro destra che, dopo le risultanze informali degli incontri tra Salvini e Meloni, dovrebbe convergere sull’ex capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Guido Bertolaso.
Viene accolta quindi senza colpo ferire l’indicazione fatta da Silvio Berlusconi e Antonio Tajani. La sfida per il Campidoglio si avvia ad assumere la fisionomia di una sfida a tre nel giugno del prossimo anno per una delle cariche più importanti d’Italia.
Nella città eterna scende, quindi, nuovamente in campo il sindaco uscente del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, il “papa straniero” del Partito Democratico Carlo Calenda e, ora per ultimo, Guido Bertolaso per il centrodestra. La decisione su Guido Bertolaso pare ormai presa e sarà resa pubblica probabilmente nei prossimi giorni.
Fino all’ultimo momento la Lega puntava sul manager Fabrizio Di Amato, presidente del gruppo industriale Maire Tecnimont, società che agisce nel settore dell’impiantistica e dell’ingegneria nel settore oli e gas. Ma per ovvie ragioni, il capitano alla fine ha ceduto poiché su Roma sono più forti, per rappresentanza e storia politica, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Dalla Meloni comunque sono venute resistenze e perplessità per vari motivi e si sa che avrebbe proposto una candidatura che, per come si sono messe le cose, sembra proprio di bandiera e cioè quella consigliera regionale di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo.
Non sono state del tutto rimosse le frizioni che si sono manifestate nel 2016 quando Bertolaso si ritirò dalla corsa alla candidatura e la Meloni, comunque, non venne eletta. Infatti Fratelli d’Italia ritiene che nella capitale ha un diritto di prelazione a esprimere la candidatura, avendo un consenso superiore a tutti gli alleati di centro destra e, poi, perché ha una leadership politica di primo piano e se Giorgia Meloni avrebbe deciso di scendere in campo non avrebbe avuto veti dagli alleati. Però la leader di Fratelli d’Italia pare abbia passato la mano.
Matteo Salvini fa sapere a sorpresa che sul nome di Bertolaso “sindaco di Roma? A me piace. Si sta dimostrando efficace, rapido, efficiente”. Nonostante queste schermaglie i leader della coalizione sembrano in grado di mantenere su un nome unitario.
Berlusconi ridiventa improvvisamente e inopinatamente protagonista dello scenario politico poiché, nonostante il sostegno al governo Conte, non si lascerà sfuggire l’occasione di proporre un uomo da sempre legato a lui. Bertolaso fa sapere di essere molto soddisfatto e gratificato di presentarsi all’elezione essendo tra l’altro un “romano de Roma” nato settant’anni fa nella città eterna.
Ha sempre vissuto a Roma dove si è laureato in Medicina all’Università ‘La Sapienza’ e dove sono nate le due figlie avute dal matrimonio con Gloria Piermarini.
Bertolaso ha ricoperto da sempre numerosi incarichi nell’ambito dell’amministrazione dello Stato. Tra i suoi incarichi di maggior impegno e importanza prestigio ricordiamo quello di Capo della Protezione Civile dal 1996 al 1997, indicato da Romano Prodi. Poi quello di Capo del Dipartimento degli Affari Sociali, vice direttore esecutivo dell’UNICEF e vice commissario vicario per il Grande Giubileo del 2000. Nuovamente capo della Protezione Civile dal 2001 al 2010 e su questo nomina resterà lo strascico nelle inchieste sulla gestione del terremoto de L’Aquila in cui viene coinvolto e da cui sarà totalmente assolto per “non aver commesso il fatto”.
In ultimo c’è stato l’incarico recente sull’emergenza coronavirus con la nomina della Regione Lombardia, come commissario per l’emergenza Sars e consulente della Regione Lombardia. Concepisce il progetto dell’Ospedale specialistico alla Fiera di Milano, progetto che nella prima ondata non ha funzionato mentre adesso sta “salvando” la città meneghina in questa seconda ondata della pandemia. Attualmente è anche consulente, a titolo gratuito, della Regione Umbria per la gestione degli interventi emergenziali nel territorio guidato da Donatella Tesei. Ormai però è pronto per la lunga corsa al Campidoglio.