Le città continuano ad essere assediate e distrutte e i cittadini civili finiscono morti ammazzati sotto le bombe russe in Ucraina. Ma, mentre la tragedia si ripercuote sulle povere anime, gli amanti del Risiko continuano scioccamente a giocare alla guerra sulla pelle e il sangue delle povere vittime.
Il primo tra questi è il Segretario generale della Nato Stoltenberg che, dopo le varie perdite russe, afferma che la guerra in Ucraina è in una fase di “stallo”.
Jens Stoltenberg ha anche affermato follemente che l’Ucraina potrebbe vincere il conflitto, dopo che la stessa ha pianto oltre 3.400 civili e 238 bambini, dall’inizio della guerra più stupida del terzo millennio.
Ma l’incoraggiamento al suicidio evidente nei confronti dei poveri ucraini, plagiati e non, non finisce qui e anche il Ministero della Difesa britannico, in vena di false speranze e con dichiarazioni sempre meno tangibili, dice che la Russia, definita come la seconda potenza mondiale del mondo, ha perso circa un terzo della sua forza di combattimento di terra dall’inizio della guerra a febbraio.
L’invasione russa è stata ostacolata dalla dura resistenza ucraina e da problemi logistici ma, mentre i soldati russi muoiono in guerra, l’Ucraina di giorno in giorno viene sempre più devastata dai bombardamenti e dai feroci combattimenti.
Nella seconda città ucraina di Kharkiv, i funzionari ucraini hanno affermato che le forze russe si sono ritirate dal confine e che i residenti stavano tornando.
“La guerra della Russia in Ucraina non sta andando come aveva pianificato Mosca”, ha affermato Stoltenberg.
“Non sono riusciti a prendere Kiev, si stanno ritirando da Kharkiv e la loro grande offensiva nel Donbas si è bloccata. La Russia non sta raggiungendo i suoi obiettivi strategici” e visti gli incidenti di percorso Stoltenberg, di nome e di fatto, ha costruito una narrazione che potesse convincesse l’Ucraina di avere qualche chance di vincere il conflitto.
Il numero uno della Nato è intervenuto a una riunione dei ministri degli esteri dell’Alleanza.
Infatti, oltre alla stupida guerra, la Russia potrebbe rispondere ad altre due provocazioni fatte nel peggior momento possibile dalla stessa alleanza atlantica.
La Nato si dice pronta ad annettere i due paesi del nord, Svezia e Finlandia, che oggi, grazie all’isteria occidentale, hanno preso una decisione importante che potrebbe ulteriormente allargare il conflitto tra Russia e Ucraina, secondo le minacce di Mosca.
Il presidente russo Vladimir Putin vede la Nato come una minaccia alla sicurezza per la Russia e ha invaso l’Ucraina in parte per impedire che si unisse alla Nato.
Ma per buttare benzina sul fuoco, l’alleanza dei profumi e balocchi interviene con altre folli provocazioni nei confronti del dittatore violento e sanguinario del Cremlino.
Infatti, il presidente e il governo della Finlandia hanno annunciato domenica che il paese nordico intende fare domanda per l’adesione alla NATO, aprendo la strada all’espansione dell’alleanza militare occidentale di 30 membri nel mezzo della guerra russa in Ucraina.
Il presidente Sauli Niinistö e il primo ministro Sanna Marin hanno annunciato lo storico cambiamento politico dalla tradizionale neutralità del Paese in una conferenza stampa congiunta.
Anche il Partito socialdemocratico al potere in Svezia ha successivamente dato il via libera a un’offerta della NATO per il suo paese, aprendo la strada al governo per presentare domanda di adesione insieme alla Finlandia.
Tuttavia, la Turchia ha sollevato obiezioni poco opinabili e ha minacciato di porre il veto alle offerte poiché, in questo momento, l’espansione non darebbe più sicurezza all’Alleanza ma la esporrebbe a pericoli ulteriori.
“Oggi, noi, il presidente e la commissione per la politica estera del governo, abbiamo deciso insieme che la Finlandia … farà domanda per l’adesione alla NATO”, ha detto il presidente finlandese Niinistö ai giornalisti riuniti al Palazzo Presidenziale di Helsinki.
Il parlamento finlandese dovrebbe approvare la decisione nei prossimi giorni, ma dovrebbe essere solo una formalità.
Una domanda formale di adesione sarà quindi presentata al quartier generale della NATO, molto probabilmente nella prossima settimana.
Nella sua valutazione, la stima del Ministero della Difesa delle perdite della Russia copre uomini uccisi o feriti e attrezzature distrutte o catturate.
Il Ministero della Difesa ha affermato che l’offensiva russa del Donbas ha “perso slancio ed è rimasta notevolmente in ritardo”.
Ha affermato che la Russia è stata vincolata dal “continuo basso morale e dalla ridotta efficacia del combattimento”.
Il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, ha affermato che gli alleati dell’Ucraina devono mantenere il loro sostegno militare per aiutarla a “spingere fuori la Russia”.
Per terra. Le forze ucraine stanno contrattaccando nella città di Izyum, ha detto il governatore regionale Oleh Sinegubov, qualcosa che potrebbe complicare i piani russi per catturare il Donbas.
Tuttavia, anche l’esercito ucraino ha riconosciuto delle battute d’arresto nei suoi ultimi aggiornamenti, affermando che la Russia stava avanzando in diverse aree della regione.
Non c’è stata alcuna tregua per le restanti forze ucraine a Mariupol, con la Russia che ha continuato a bombardare le acciaierie dove sono rintanate le persone.
E nell’Ucraina occidentale, il governatore della regione di Leopoli ha affermato che i missili avevano preso di mira le infrastrutture militari.
Insomma, la guerra degli Stolti non pare terminare oggi e i leader messi a capo delle decisioni importanti pare vogliano fare di tutto affinché il conflitto si intensifichi e diventi sempre più nucleare. Ai posteri l’ardua sentenza, sperando che si salvi qualcuno da questa folle isteria.