Di Mirko Fallacia
I prezzi dell’elettricità delle famiglie in Italia dovrebbero aumentare del 29,8% nel prossimo trimestre e quelli del gas di ben il 14,4%, alimentati da una “dinamica straordinaria” dei prezzi delle materie prime che stanno raggiungendo i massimi storici, ha affermato il regolatore Arera.
I prezzi del gas di riferimento in Europa sono aumentati di oltre il 300% quest’anno, spinti da bassi livelli di stoccaggio, interruzioni e domanda elevata mentre le economie si riprendono dalla pandemia di COVID-19, facendo salire i costi dell’elettricità all’ingrosso.
In una dichiarazione, Arera ha affermato che l’aumento previsto è al netto delle misure approvate dal governo, che la scorsa settimana ha stanziato oltre 3 miliardi di euro per frenare l’aumento delle bollette energetiche al dettaglio negli ultimi tre mesi dell’anno.
Senza tali misure, si stima, le famiglie avrebbero dovuto affrontare aumenti rispettivamente del 45% e del 30% dei prezzi dell’elettricità e del gas.
“L’intervento del governo attenua l’effetto di una fase delicata di ripresa e tutela i consumatori più fragili”, ha affermato nella nota il capo dell’Arera Stefano Besseghini.
È stato necessario più lavoro per ridurre i costi strutturali per l’energia, ha aggiunto.
Gli oneri di sistema, ad esempio le spese generali per la copertura dei sussidi alle energie rinnovabili e per il decommissioning nucleare, rappresentano in media più del 20% della bolletta finale degli italiani.
Le case europee devono far fronte a bollette energetiche invernali molto più elevate a causa dell’aumento dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità e del gas, che secondo i gruppi di consumatori potrebbe comportare una povertà energetica per i più vulnerabili della regione.
Il regolatore energetico italiano fissa i prezzi del gas e dell’elettricità sul mercato al dettaglio non liberalizzato ogni tre mesi e fisserà i prezzi per l’ultimo trimestre entro la fine di questo mese.