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Italia: Un “regime” capitalista che parla di democrazia

by Romano Franco

Sono periodi bui per la democrazia italiana, che vede di giorno in giorno volontà e diritti dei suoi stessi cittadini calpestati sempre più.

E, così, mentre il capitalismo degli Usa e dell’Europa difendono i loro investimenti in Ucraina, lo Zar di Mosca, senza sapere né leggere e né scrivere, manda in fumo i loro piani.

Ma la guerra tra superpotenze ha messo a repentaglio diversi poveri innocenti di tutto il mondo, purtroppo, e ai nostri leader pare non freghi nulla di tutto ciò, l’importante è che stia bene a Biden e ai suoi Stati Uniti d’America.

Il discorso di Zelenskiy è stato toccante e vedere la sua frustrazione chiarisce tantissimo gli equilibri internazionali.

Zelenskiy e gli ucraini sono stati nettamente utilizzati dall’occidente per indebolire economicamente la Russia e per isolarla dal resto d’Europa.

Ma alla fine della fiera, quello rimasto con le città distrutte, con i civili fatti a pezzi e con un Paese sul baratro è proprio il leader ucraino; masticato e sputato dalla stessa Casa Bianca che oggi lo difende.

Senza ogni ombra di dubbio, in teoria, uno Stato più forte non può e non deve in alcun modo utilizzare la violenza o la forza per imporre la sua volontà su quello più debole.

Ma sappiamo che in pratica non è così e, questo ragionamento, funziona in Ucraina così come in Italia, dove, gli Stati Uniti dettano legge e il nostro premier: “Obbedisco”.

La delusione riportata dal discorso di ieri del presidente ucraino alle Nazioni Unite è la prova che un mondo così assolutamente non va e non può, in alcun modo, funzionare.

Ma come può essere esportata la democrazia a livello internazionale se anche le società più evolute in quel campo possiedono difetti macroscopici?

Basti pensare all’Italia! Ci si esalta quando parliamo di valori e di diritti e, poi, non si fa nulla quando la volontà popolare e gli interessi dei cittadini non vengono in alcun modo rispettati.

Oramai è sempre più facile con i mezzi odierni traviare il parere delle persone solo su verità che possono far comodo.

Basta utilizzare la macchina mediatica, controllata dai grandi gruppi finanziari, o qualche social “fascista” ed il lavaggio del cervello è bello che ultimato.

Cominciamo con la “favola” costruita sul Covid, malattia catastrofica che ha fatto innumerevoli morti ma che è servita a molti ricchi per fare ancora più fortuna. Un po’ come la guerra.

Per due anni ci hanno precluso la libertà di lavorare e di vivere, mentre alle ricche e potenti case farmaceutiche, in piena emergenza mondiale, è stato concesso il lusso di fare miliardi dalla sventura subita; nonostante i vaccini siano stati finanziati interamente da noialtri.

Un trattamento a due pesi e due misure insopportabile che vede, da una parte, i business di bar, ristoranti, palestre ecc… distrutti e assolutamente non tutelati e, dall’altra, ricche industrie, anche francesi come la Fiat, che sono state aiutate senza indugio con cifre a nove zeri solo perché alle elezioni portano decine di migliaia di voti; grazie a media e altro.

Insomma, si assiste all’ennesimo calcio nel sedere nei confronti del contribuente medio.

Il cittadino, infatti, non solo paga due volte per lo stesso vaccino, ma, si ritrova anche fallito per tutelare l’interesse della comunità che, al contrario, a lui non ha pensato affatto.

E’ un dato di fatto purtroppo!

La nostra politica chiede sacrifici immensi ai cittadini, ma quando si tratta di assistere gli italiani penalizzati da quelle stesse rinunce ecco che il governo si defila e volta loro le spalle pensando a cose meno utili per la società e più utili per i loro sponsor: le armi.

Ed è qui che sorge il problema della scarsa rappresentanza e della lontananza della politica dai bisogni primari della gente.

L’italiano medio non si sente rappresentato ed è talmente deluso dalla politica odierna inefficace e poco rappresentativa, a tal punto, da ritenere inutile la propria preferenza elettorale.

Tanto, a parere del cittadino, sono tutti uguali questi politici, nascondono le proprie responsabilità dietro il simbolo di un partito e dietro giusti ideali ma, nella realtà dei fatti, ognuno cura gli interessi propri o di chi lo ha mandato al potere; senza alcuna cura e amore nei confronti della Cosa Pubblica.

Difficile dare torto a questo ragionamento quando si incappa nel sistema politico odierno.

I soldi e la globalizzazione ci possono far vivere bene ovunque facendo venir meno l’idea di appartenenza e il rispetto nei confronti del territorio e delle istituzioni.

Questo atteggiamento menefreghista è pericoloso e potrebbe battere il terreno a possibili assolutismi futuri, poiché, colui che un domani riuscirà a incanalare il malcontento e a cavalcarlo, grazie al populismo, potrebbe essere messo nelle condizioni di dichiarare l’Italia una democratura o, peggio ancora, una dittatura.

E’ questo quello che accade se si continua con questa linea!

A nulla è servito il parere contrario degli italiani per quanto riguarda l’invio di armi in Ucraina.

I sondaggi si sono tutti attestati più o meno con una volontà popolare che vedeva il 55% della popolazione contraria all’invio di armi a Zelenskiy, mentre solo il 35% era a favore.

Ma il governo non ha voluto sentir ragione e ha inviato armi contro la Russia lo stesso, in barba al volere degli italiani, mettendo l’Italia e i suoi cittadini in una posizione difficile e scomoda che davvero in pochi avrebbero voluto.

Idem dicasi per quanto riguarda la spesa degli armamenti portata al 2%: il 61,4% degli italiani si dichiara contrario all’aumento delle spese militari, poiché non la ritiene una scelta giusta in questa particolare fase storica, mentre il 27.3% è favorevole a definire e mantenere gli impegni presi; tra questi troviamo il 40% che ha più di 65 anni.

Ma la volontà di quel 27,3% è stata l’unica ad essere rappresentata da gran parte del Parlamento che, a conti fatti, non rispecchia in alcun modo il volere degli elettori.

Insomma, chi vuole un aumento, ahinoi, vive ancora nel passato e non capisce che le armi servono solo a distruggere e minacciare la nostra esistenza come razza.

I problemi di oggi sono altri purtroppo, non siamo più negli anni ’90.

Open your Mind!

Il clima, l’inquinamento e la scarsità di materie prime sono problemi assai più gravi di uno Zar che ha preso il controllo della Russia. In pochi riescono a comprenderlo.

Stimolare una politica del disarmo che né la Russia e neanche la razza umana si possono permettere è essenziale in questo momento storico.

L’invasione in Ucraina è terribile e chi si intesta la guerra difficilmente non compie efferati crimini contro la razza umana.

Ma non vi è nessuna giustificazione all’operato di Putin! Un Homo Sapiens senza un minimo di empatia e di sensibilità rimane sempre e comunque una bestia poco sviluppata e non può di certo essere definito umano.

Ma vi è anche un’altra verità in questa triste vicenda, se gli Usa, come anche l’Europa, non avessero effettuato investimenti e prestiti a favore della ricca Ucraina a nessuno sarebbe importato delle terribili stragi e questa guerra sarebbe stata solo una delle tante.

La lezione sulla democrazia italiana pare paradossale quando vediamo censurati pareri contrari al mainstream sulla rete pubblica nazionale; controllata interamente dal governo.

Difficile non parlare di regime quando si propagandano su tutti i canali gli argomenti nettamente contrari agli obiettivi del popolo italiano.

Risulta davvero dura ignorare i media in mano all’alta finanza mentre proiettano le loro teste di legno al potere.

Quella di Putin è sicuramente una dittatura che, ogni giorno che passa, diventa sempre più serrata, ma è altrettanto difficile non notare il regime dell’alta finanza che governa su noialtri.

Ecco perché, prima di dare lezioni e di inviare giudizi all’estero, si pensi al nostro sistema, al nostro mulino, facciamo uno scanner a raggi X della nostra democrazia.

L’Italia può dare e deve dare, per davvero, il buon esempio; soprattutto ai fratelli russi.

Ma proprio oggi non serve la predica, ma la pratica. Urgono cambiamenti, non solo in Russia, ma anche qui da noi.

La democrazia in Italia, anche se non è paragonabile al regime di Putin, ha fallito comunque e anche in occidente vi è un regime terribile che affama persone, fa cadere governi e reprime il libero pensiero con la macchina del fango messa in atto dai mezzi di comunicazione controllati dal capitalismo.

La differenza si cela nel modus operandi, poiché, mentre il regime di Putin non si nasconde, la dittatura finanziaria al contrario si cela dietro diritti opinabili, analisti, idealisti, media e fanfaroni che vengono utilizzati all’uso per nascondere un sistema politico falso e subdolo che porta il nome di democrazia ma che, in realtà, si evolve sempre più in una terribile dittatura, quella finanziaria.

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