Singolare, originale e rocambolesca sembra essere la storia italiana, pardon padana, di Irene Pivetti, che a soli 31 anni divenne Presidente della Camera nel 1994.
Una formazione cattolica, venne eletta nel ’92 e rieletta nel ’94 nelle fila della Lega, che allora era il più giovane partito, ma oggi è il più vecchio dei partiti. L’unica differenza era che, prima si chiamava Lega Nord, mentre oggi si chiama Lega Noi Salvini.
Però divenne un’eretica del credo leghista nel ’96 e passò sotto le forche caudine del senatur. Venne espulsa, fondando un suo movimento, che nel 1998 confluì in Rinnovamento italiano di Lamberto Dini e poi nell’Udeur.
Una donna che si è sempre distinta per classe ed eleganza. In particolar modo anche per uno stile sobrio e moderato, rispetto al chiassoso, demagogico e volgare modus operandi di Bossi, che in tempi recenti ha rinverdito il suo epigono capitan fracassa.
Ha svolto anche un’attività giornalistica, dirigendo svariati periodici politici. Come autrice e anche conduttrice televisiva. Insomma dopo la sua fine del suo periodo d’oro in politica, ha cercato di fare un po’ di tutto e da ieri, la notizia bomba, è finita nell’occhio del ciclone, poiché indagata dalla procura di Siracusa per frode in commercio.
É accusata di aver cercato di immettere sul mercato mascherine con certificato falso, tramite la sua azienda dal nome “Only Logistics”, società da poco fondata con un capitale sociale iniziale di 50 mila euro e adesso al centro di grosse commesse per l’emergenza sanitaria.
Irene Pivetti, cade dalle nuvole e ha risposto “Io indagata? Abbiamo tutte le carte a posto”. Naturalmente c’è la presunzione di innocenza e la magistratura deciderà sulle responsabilità della Pivetti.
Quel che emerge sono le numerose inchieste sulla speculazione e sulle illegalità del nuovo business mondiale delle mascherine e mentre si continua nella retorica buonista del “cambierà tutto” ci accorgiamo che quando si tratta di affari non cambia proprio nulla.
Intanto quello che stupisce e sorprende in questa notizia é la poliedricità di Irene Pivetti che da personalità politica di rilievo nazionale, diventa o tenta di diventare, senza colpo ferire, affermata imprenditrice di prodotti sanitari.