Home Attualità Intervista al Sen. Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fdi: “In Sicilia il Partito ha avuto una crescita di iscritti di oltre il 400%”

Intervista al Sen. Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fdi: “In Sicilia il Partito ha avuto una crescita di iscritti di oltre il 400%”

by Rosario Sorace

Salvo Pogliese, 51 anni, è attualmente Senatore di Fratelli d’Italia per la XIX Legislatura, mentre sino al 2022  è stato sindaco di Catania. Si è laureato in Economia e Commercio e sin dall’adolescenza si è impegnano nella politica attiva facendo parte del Fronte della Gioventù, la formazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. Diviene Consigliere d’Amministrazione dell’Università degli Studi di Catania dal 1993 al 1997  e nel frattempo è stato segretario regionale di Azione Giovani. Nell’anno successivo viene eletto consigliere Comunale di Catania in Alleanza Nazionale.

Dal 2003 al 2005 entra a fare parte della Giunta alla Provincia Regionale di Catania presieduta da Raffaele Lombardo. Nel 2006 risulta eletto all’Assemblea Regionale Siciliana nelle liste di Alleanza Nazionale riconfermandosi nelle elezioni del 2008 tra le liste del Popolo della Libertà.

Ricandidato per la terza volta nel 2012 viene rieletto  divenendo anche vice-presidente dell’Ars. Nel 2013 aderisce a Forza Italia presentandosi alle elezioni europee dove conquista lo scranno di parlamentare europeo. Il 30 giugno 2014  opta per il seggio all’europarlamento.

Nel febbraio del 2018 si candida a sindaco di  Catania sconfiggendo Enzo Bianco al primo turno il 10 giugno con il 52,29% dei voti. Nel 2019 lascia Forza Italia entrando in contrasto con il coordinatore regionale  Gianfranco Miccichè aderendo a Fratelli d’Italia essendo nominato coordinatore regionale per la Sicilia Orientale.

Il 23 luglio 2020 subisce una condanna in primo grado per le “spese pazze” all’ Ars e viene sospeso dalla carica di sindaco sui casi di decadenza dei diritti degli amministratori locali coinvolti in provvedimenti penali(legge Severino). Viene reintegrato nelle vesti di sindaco il 5 dicembre successivo del Tribunale civile che trasmette gli atti della richiesta di annullamento alla Corte Costituzionale . Tuttavia il 24 Gennaio del 2022 viene nuovamente sospeso dalla carica di sindaco per conto della prefettura di Catania, dopo che nel dicembre dell’anno precedente la stessa Corte Costituzionale  dichiarò non fondate le questioni di legittimità. Si dimette in via definitiva da Sindaco il 28 Luglio del 2022 e si candida al Senato della Repubblica il 25 settembre nel collegio plurinominale di Catania-Siracusa- Messina venendo eletto. L’ho incontrato a margine del Congresso Provinciale di Catania e gli ho posto alcune domande sul suo Partito e sulla politica.

Qual è il senso di questo congresso?

Qualsiasi congresso rappresenta un’occasione irrepetibile per tracciare un bilancio consuntivo di quello che si è fatto nel recente passato e per confrontarsi su quello che dovrà essere il bilancio preventivo dell’imminente futuro. Il bilancio consuntivo è assolutamente positivo, stiamo vivendo una stagione esaltante per Fratelli d’Italia…

C’è stata una grande crescita degli iscritti per il vostro partito…

Infatti abbiamo registrato oltre 5.000 iscritti a livello provinciale , oltre 24.000 a livello regionale, che rappresentano  il 400% in più d’iscrizioni. Siamo la Regione in Italia, insieme al Lazio , con il più alto numero d’iscritti e con il più numero di incremento d‘iscritti rispetto al tesseramento dell’anno precedente. Tutto ciò è motivo d’orgoglio per il nostro Partito ed è avvenuto sicuramente grazie alla nostra azione politica e ad un radicamento territoriale capillare che abbiamo attuato. Anche il trend elettorale ha confermato questa tendenza alla crescita e i dati elettorali  delle ultime elezioni amministrative ci hanno portato a Catania al 15,1 % oltre l’8,70 % della lista di Trantino Sindaco. Ed è una cosa mai accaduta nella storia quella di conquistare la stessa percentuale rispetto al dato delle regionali di qualche mese fa. Non era mai accaduta sia all’interno di Alleanza Nazionale e anche del Pdl quando c’era sempre uno scarto tra il dato delle regionali e quello delle amministrative del 40% o 50 %. Abbiamo la fortuna di avere un grande leader come Giorgia Meloni che possiede  grandi capacità mediatiche  e d’immagine e che ovviamente trascina il consenso ma abbiamo altresì a differenza del passato un partito sempre più radicato e robusto nel territorio.

Fratelli d’Italia  nasce un partito movimento e ora si trasforma in un partito strutturato nel territorio. In questo la politica di Fdi si modifica anche negli enti locali. Per quanto riguarda l’organizzazione futura del partito a quali tipo di modello vi ispirate?

Noi siamo sempre stati convinti assertori di un’impostazione di partito pesante, radicato nel territorio con i propri circoli e con le proprie strutture organizzative…

Vi richiamate ai modelli dei partiti della Prima Repubblica?

Assolutamente si. Comprendiamo che nella società del terzo millennio è importante la comunicazione virtuale, è importante utilizzare i social media, è importante avere un leader come Giorgia Meloni, ma è fondamentale avere delle presenze solide, delle cinghie di trasmissioni a livello locale rappresentato dai nostri dirigenti locali.

Mi pare che la situazione del Comune di Catania tende a migliorare dal punto di vista finanziario anche per l’apporto sta fornendo il Governo.  A che punto siamo nel superamento del dissesto?

Credo che Enrico Trantino stia facendo molto bene in assoluta continuità dal passato con quello realizzato dalla mia amministrazione. Con la nostra azione abbiamo salvato la Città dal disastro ottenendo all’interno un miliardo e 600 milioni di debiti, con ben 520 milioni di contributo a fondo perduto dal vecchio governo giallo verde. Siamo riusciti anche grazie all’opera di Roberto Bonaccorsi ad  ottenere questo eccezionale risultato, oggi abbiamo una fortuna aggiuntiva che è quella di avere l’assoluta sinergia con il governo regionale e nazionale. Il governo Meloni sta aiutando il Comune di Catania ad uscire definitivamente dal dissesto. C’era il rischio serio di ricadere nel dissesto dopo i cinque anni che scadranno tra qualche settimana grazie ad un contributo aggiuntivo nelle Finanziaria 2024 di 10 milioni euro per 15 anni. Questo ci permetterà una grossa boccata d’ossigeno per il Comune. Abbiamo fatto approvare delle norme per permettere la stabilizzazione del personale tecnico che abbiamo assunto 110 persone assai qualificate  grazie a procedure selettive assolutamente meritocratiche. Ci sono tutte le condizioni per guardare al futuro con ritrovato ottimismo

Per quanto riguarda le candidature alle elezioni europee chi deciderà il livello regionale o saranno decise dall’alto?

Ci sarà un confronto tra i vertici provinciali e regionali del Partito nei primi mesi del 2024 per definire una lista forte e radicata che possa conquistare un risultato coerente con le precedenti consultazioni. In questo momento vi sono tante indiscrezioni di candidature e si deve fare una cernita tra le tante possibilità che abbiamo. Si punta a due parlamentari nelle circoscrizioni Sicilia e Sardegna ma resta aperta la possibilità di conquistare un terzo parlamentare.

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