Elvira Amata si è nutrita da sempre di valori e di passioni ideali. Non ancora ventenne nel 1994 è stata eletta consigliere comunale a Messina ed è stata riconfermata per due mandati.
Ha maturato una lunga esperienza amministrativa con la squadra del Sindaco Giuseppe Buzzanca ricoprendo dei ruoli importanti con alcune deleghe fondamentali e rilevanti per la città quali sono sicuramente il decoro urbano, la sanità, i servizi cimiteriali e l’ambiente.
Si percepisce la sua indole colma di energia, la sua volontà tenace e il suo attivismo frenetico di una donna del nostro tempo che sa analizzare i problemi e ha chiara consapevolezza degli obiettivi da raggiungere.
Oggi è una personalità politica che conosce con precisione i lati positivi e negativi della macchina ammnistrativa regionale. Dimostra di riuscire conciliare la sua vita personale con l’impegno politico, è una biologa, sposata ed ha due figlie. Crede molto nella famiglia che le ha trasmesso sempre serenità e fiducia consentendogli di imporsi nel panorama regionale della formazione politica di cui fa parte, Fratelli d’Italia.
Ora è stata rieletta deputato regionale all’Ars nella XVIII legislatura ed è stata nominata nel governo regionale presieduto da Renato Schifani prima come Assessore Regionale beni culturali e dell’identità siciliana e, poi, come Assessore Regionale turismo, sport e spettacolo con una delega essenziale e fondamentale per le peculiarità e le caratteristiche di un’Isola come la Sicilia.
Nella passata legislatura è stata anche Presidente del Gruppo Parlamentare di Fratelli d’Italia e gode della stima non solo del suo Partito ma anche degli avversari politici che la indicano come un’interlocutrice leale e preparata.
L’Assessore è assai fiduciosa nel futuro di crescita e sviluppo della Sicilia e non mostra mai inutili personalismi che non fanno bene alla causa di un Regione nuova e diversa.
L’ho intervistata per apprendere i progetti del suo Assessorato e per conoscere le finalità del suo impegno nel Governo Regionale.
Cosa manca al turismo siciliano per un decollo e rilancio sempre maggiore tenuto conto che c’è sempre di più una richiesta di venire in Sicilia?
Il decollo c’è già stato ed in atto una nostra convinta azione di rilancio per potenziare il comparto del turismo in Sicilia. Però non dobbiamo mai abbassare la guardia e dobbiamo sempre di più migliorare i servizi, “coccolare” i viaggiatori che arrivano, farli stare bene.
Il mio assessorato deve avere un rapporto costante con le amministrazioni locali, con le Proloco e le associazioni e con tutti i portatori di interesse affinché questi nostri viaggiatori trovare una Sicilia perfetta. La Sicilia è una terra meravigliosa, fatta di una bellezza naturale indescrivibile, per capirla la devi vedere, ti emoziona veramente.
Abbiamo un patrimonio artistico culturale di tutto rispetto, però, magari pecchiamo in qualche servizio di accoglienza. Ecco in questo dobbiamo migliorare, lo dobbiamo fare velocemente, perché questo treno sta passando adesso, noi avremo dei numeri strepitosi, chiuderemo nel dicembre 2023 con numeri assolutamente importanti.
Se guardiamo al 2019 che è l’anno pre-covid dove abbiamo avuto 15 milioni di presenze, facendo il paragone statisticamente ci aspettiamo molto di più. Se guardiamo il dato del primo trimestre del 2023 rispetto al 2022 abbiamo già un + 40%. Si deve lavorare molto di più sui trasporti sui collegamenti e sui servizi.
La ricettività alberghiera è sufficiente o deve crescere. Cosa possono fare le Amministrazioni locali e la Regione per incentivare questa attività imprenditoriali privata?
L’Amministrazione Regionale di cui ho la delega certamente dovrà al più presto dopo la programmazione del 2021 – 2027 dei Fondi Europei e Statali faremo dei bandi per consentire alle strutture già esistenti di migliorare i servizi ed ,evidentemente, se ci saranno le condizioni anche dei bandi per permettere la creazione di nuove strutture alberghiere. Naturalmente più la domanda aumenta più deve esserci una risposta. Tra le altre cose il momento in cui hai la delega del turismo, lo devi gestire come un’azienda e cerchi di attrarre i turisti in qualsiasi maniera anche organizzando eventi sportivi oltre che eventi culturali. Per organizzi eventi sportivi di una certa portata a livello internazionale bisogna avere servizi sempre migliori.
Un problema grosso è quello dei biglietti aerei che è un tema tipico dei vantaggi dell’insularità. Cosa sta facendo il governo regionale per abbattere questi costi?
Su questo sta lavorando sin dall’insediamento il Presidente Renato Schifani che ha denunciato il cartello ipotetico fatto tra Ryanair e Ita, chiamando un’altra azienda a partecipare e a venire a fare questo servizio in Sicilia.
E’ un lavoro che va fatto in maniera certosina e costante. Non appartiene al mio assessorato questa delega ma all’Assessore delle Infrastrutture di Alessandro Aricò.
E’ chiaro che si lavora insieme perché l’esigenza la sento io e, poi, in pratica deve essere lui a mettere in campo delle azioni necessarie per poter migliorare tutto ciò. Più competizione c’è, meno cari ovviamente sono i voli e più voli ci sono.
Perché la Spagna risponde bene dal punto di vista turistico ed ha il sold-out sempre, proprio in virtù di questi collegamenti associati a dei pacchetti, e, quindi, costi bassi e tanto turismo.
Ritengo che ci siano delle possibilità importanti in Sicilia per aumentare il turismo di lusso che porta risorse finanziarie importanti.
Per esempio penso a Taormina che è un polo di eccellenza e di qualità mondiale del turismo.
Si proprio così a Taormina, definita la perla dello Ionio, ci sono stati tanti investimenti e investitori. Può diventare una cittadina in cui si può sviluppare e alimentarsi il turismo di lusso e di nicchia ed è chiaro che occorrono nuovi investimenti sono necessari per migliorare i servizi.
Ritiene che può crescere ancora il turismo in Sicilia e che cosa propone l’Assessore che lei guida, qual è il suo progetto?
Noi stiamo lavorando moltissimo sul cine-turismo avendo compreso che ci sono ormai diverse case di produzione che scelgono la Sicilia per venire a girare i loro film e avendo capito che c’è un indotto primario e secondario.
Mi spiega meglio, per esempio, la serie televisiva “The White Lotus” è stato girata in Sicilia, è stato girata a Taormina. Intanto c’è un indotto primario quando arrivano le troupe lavorano i ristoranti e gli alberghi, mentre il secondo indotto avviene quando si lavora su piattaforme e questo film gira a livello mondiale, e naturalmente la Sicilia viene vista e conosciuta in tutto il mondo, per cui viene la curiosità a chi vede queste scene di questa terra meravigliosa di venirla a visitare personalmente.
The White Lotus ne è una dimostrazione e a Taormina vi è stato un sold out per gli americani che ci sono stati. E adesso che abbiamo capito bene queste dinamiche, stiamo lavorando per aumentare i servizi.
Stiamo pensando di ampliare il catalogo della formazione con le necessità che hanno le case di produzione, le maestranze, i location manager e, quindi, anche a livello amministrativo organizzare tutto quello che possa servire in futuro ad una casa di produzione, in maniera tale da evitare che essa si porti insieme il personale; che per loro sono costi, per noi significa creare occupazione.
Stiamo cercando di realizzare a Palermo con il Sindaco La Galla di creare un Cineporto, significa fornire un altro servizio, una location dove loro possono allocare i loro uffici, mettere i loro camion, fare la loro produzione, preparare i loro costumi. Noi lo stiamo proponendo e portando avanti questo ambizioso progetto. Questo è il mio sogno più importante perché ritengo possa essere un investimento davvero importante perché ha delle ricadute turistiche, occupazionali e di grande impatto economico.
In Sicilia c’è una grande degrado evidente del territorio che offusca il turismo e deriva dall’inquinamento del mare e della spazzatura presente nei centri urbani e faccio riferimento anche a Catania. Si faranno i termovalorizzatori rilanciati alla fine della legislatura da Musumeci?
Purtroppo questo è un problema di sempre e ricordo quand’ero consigliere comunale a Messina nel 1994 e avevamo questo problema.
Mi recai a Palermo per capire cosa faceva la Regione su questo argomento e i discorsi che si facevano ieri si fanno ancora oggi, discorso antico e siamo ancora all’anno zero e ancora oggi nelle nostre città il problema dello smaltimento dei rifiuti è grave.
E’ chiaro che questa situazione va presa di petto e va risolta. E’ vero che sono le Amministrazione Locali devono mantenere pulite le nostre città ma se i costi sono così alti e se non sanno dove andare a smaltire quello che si raccoglie si trovano in grande difficolta.
Ed è qui che la Regione deve intervenire dando un sistema di smaltimento rifiuti che sia il più moderno possibile e chiaramente con un impatto ambientale pari a zero. Oggi i termovalorizzatori di ultima generazione sono certamente più sicuri rispetto ad una discarica che invece ha un inquinamento altissimo.
E’ molto più inquinante e distruttiva una discarica, basti pensare alle falde acquifere che può inquinare una discarica abbandonata che rilascia pergolato. Il termovalorizzatore molto moderno con sistema assolutamente tecnologici avanzati e va sempre tenuto sotto controllo e monitorato.
I lavori del Ponte sullo stretto dovrebbero iniziare il prossimo anno. Questa infrastruttura può agevolare e incrementare il turismo oltre che la viabilità ?
Al di là dell’incremento turistico è appunto collegamento con l’Europa e va soprattutto realizzata per i cittadini del luogo. I siciliani hanno bisogno di un servizio essenziale e di questa opera.
Può potenziare moltissimo il sistema economico isolano e la Sicilia può diventare nel Mediterraneo “baricentrica” non va visto solo come le due sponde tra Sicilia e Calabria. Ci auguriamo che ci siano tanti controlli e che la realizzazione sia gestita da aziende di valore e prestigio per evitare intoppi tipici dei lavori pubblici in modo da costruire questa grande opera con competenza e trasparenza com’è successo per il Ponte Morandi. Il miglioramento dell’alta velocità e del sistema di viabilità in Sicilia passa anche attraverso la realizzazione del Ponte.