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Il ritorno dei mozzaorecchi

by Bobo Craxi

Si è detto e si è scritto abbastanza sull’ondata corruttiva che si è abbattuta sul Parlamento europeo. La censura parte dal fatto che un sistema lobbistico si incaricava di difendere le cause, non ragionevoli, di Paesi stranieri quando sottoposti al giudizio dell’aula circa l’adozione di standard adeguati in materia di diritti civili e di diritti del lavoro.

É saltata agli occhi naturalmente la sgradevole ed emendabile posizione di alcuni parlamentari ed ex parlamentari provenienti o militanti nel gruppo più numeroso della sinistra europea ovvero quello socialista e democratico.

Nel dettaglio ancora non è chiaro tuttavia da dove scaturisca questa inchiesta, se da procure o da servizi interni belgi, ma, soprattutto, non è ancora chiaro quali siano state le procedure utilizzate, ovvero se a loro volta abbiano rispettato gli standard minimi di rispetto della persona ed in che misura sia stata utilizzata la detenzione preventiva.

Ecco allora che si stagliano con chiarezza una somma di abusi del carcere preventivo per ottenere confessioni e nel caso della ex Presidente del Parlamento Kaili la odiosa punizione perpetrata ai suoi riguardi avendola privata della visita della propria figliola minorenne per più di un mese: un grado intollerabile di inciviltà giuridica che rende, come già accadde nel nostro Paese, meno rispettata e meno credibile un’inchiesta giudiziaria.

Il tutto perfettamente rivendicato dai giudici del parquet di Bruxelles che hanno “usato la figlia contro di lei” come denuncia l’avvocato difensore.

Un caso di inciviltà giuridica che ci rimanda alle parole d’ordine dei giudici “mozzaorecchi” di mani pulite, quelli dell’abuso della carcerazione preventiva, tipo: “Non esistono innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti”.

E quando questi ultimi venivano scoperti ci si gingillava dei propri successi : “Non abbiamo sconfitto i corrotti, abbiamo solo selezionato la specie”.

Siccome c’è chi ci é passato e ne é rimasto stritolato segnalo che si può fare chiarezza e giustizia senza calpestare le regole e senza fare inutile giustizialismo.

Come quello deteriore del PD, che pensa di mondarsi dalle proprie responsabilità invocando la cessazione dell’immunità parlamentare (agghiacciante le parole di Benifei a riguardo sul nostro Avanti della Domenica).

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