Il presidente Lula si schiera con Assange: “Che venga liberato dalla sua ingiusta prigionia”

Aumentano di giorno in giorno le condanne nei confronti della persecuzione illiberale fatta ai danni di Julian Assange.

L’ultimo grande personaggio politico a schierarsi a favore del fondatore di WikiLeaks è il neo presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva.

Il premier del Brasile chiede a gran voce che il giornalista “venga liberato dalla sua ingiusta carcerazione”.

Il presidente Lula, che entrerà in carica il primo gennaio prossimo, ha reso noto di essersi incontrato con “Hrafnsson, e con il giornalista Joseph Farrell, che mi hanno informato sulla situazione sanitaria e sulla lotta per la libertà di Julian Assange”.

“Ho chiesto loro – ha sottolineato – di inviare (ad Assange) la mia solidarietà”. Sperando, ha concluso, che “Assange sia liberato dalla sua ingiusta prigionia”.

La forte presa di posizione del presidente brasiliano è arrivata dopo la diffusione da parte di cinque quotidiani (New York Times, Guardian, Le Monde, Der Spiegel e El Pais) di una lettera aperta in cui si chiede agli Stati Uniti di far cadere le accuse contro Assange in nome della libertà di stampa.

Quale sarà la risposta dalla contradditoria patria dei “liberi” e dei “coraggiosi”??

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