Gianfranco Pappalardo Fiumara, 41 anni, pianista siciliano nato ai piedi dell’Etna e assai noto a livello internazionale per una carriera stellare, disvela la sua anima in questo colloquio, dopo difficili esperienze umane che lo hanno segnato e dalle quali ha dato prova con fiducia di averle superate anche ed attraverso l’amore per l’arte.
Si è laureato al Conservatorio di Milano con il massimo dei voti e la lode ed ha studiato con i pianisti del calibro di Vincenzo Balzani, e Rosalyn Tureck. Si è distinto anche per essere autore di pubblicazioni su Antonio Salieri, Carl Filtsch e Wolfang A. Mozart.
E’ ordinario di Cattedra in Discipline Teorico-Musicali al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo ed è stato il docente più giovane nominato nei conservatori di stato, avendo assunto la cattedra all’età di 20 anni. Insegna anche nei dipartimenti di Musica Elettronica, Musica Barocca e Jazz ed inoltre docente a contratto presso l’Università di Palermo Facoltà di Lettere per Grammatica della Musica. Ha insegnato anche presso i conservatori di Cagliari e Milano.
E’ responsabile del progetto lirico della stagione lirica che si realizza al Teatro Argentina di Roma. E’ Sovrintendente della stagione lirica al Teatro di Noto e del Mythos Opera Festival. E’ riconosciuto dalla critica come artista di naturale talento, essendosi esibito in più di 1000 concerti in Asia, America ed Europa, ottenendo grande apprezzamento nelle sale più importanti della scena musicale mondiale e di importanti teatri come la celebre Carnegie Hall di New York, la Columbia University, la Sala Verdi e il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Presidenziale di Ankara, il Royal di Bruxelles, il NotreDame di Montréal, l’Orchestra sinfonica siciliana, il Teatro Bellini di Catania, ed ancora Nova Hall di Tokio, Chapelle du Bon Pastour di Montreal, Glen Goul Hall di Toronto.
E’ stato insignito di numerosi premi prestigiosi come interprete bachiano ed è stato vincitore dell’Ibla Gran Prize ed il Viotti Valsesia premio Kawai. Il 24 novembre 2012, il pianista, ha avuto un riconoscimento speciale da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: la medaglia d’onore e rappresentanza per i meriti artistici conseguiti in Italia e nel Mondo.
Ha inciso dischi con la Pana Music di Milano, la Bongiovanni di Bologna e la Rai di Palermo e a Roma nella Cappella del Quirinale in filodiffusione Rai. Ha svolto una intensa attività cameristica con artisti quali Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Salvatore Accardo, il trio della Filarmonica di Stato di Bucarest, Maria Knàpic.
Ha registrato per Radio Rai, Radio del Quebèc, Radio Classica. E’ invitato ogni biennio alla Carnegie Hall di New York e a Città del Messico con il primo concerto di Beethoven, inoltre Cipro, Giappone, Lisbona.
Recente il suo ultimo successo con un doppio CD con la Variazioni Goldberg di Bachincise per CLASSIC VOICE e pubblicate in edicola in ottobre 2012 che hanno riscosso un boom di vendite tanto che il Cd è stato ripubblicato per la DECCA nel 2017.
Sul piano umano è una persona dotata di grande simpatia, figura raffinata e ironica nonché colto e geniale con una sensibilità umana e sociale che rendono il suo carattere gioviale e aperto. Gianfranco è, soprattutto, uno studioso di Mozart, appassionato dei suoi rapporti con la massoneria dell’epoca e si è impegnato per un tratto della sua vita anche in politica come amministratore locale avendo ricoperto il ruolo di Vicesindaco del proprio comune di adozione Riposto con risultati apprezzati da tutti, non nasconde la sua ispirazione socialista, distinguendosi con iniziative culturali di grande prestigio in un realtà spesso amorfe e indifferenti del contesto siciliano. Oggi Gianfranco è una vera eccellenza della musica internazionale.
Mi intriga l’idea di capire la tua scelta di vita. Puoi raccontarci il tuo esordio alla musica e cosa ti ha spinto a questa divorante vocazione?
Da bambino ho respirato le note la musica e l’arte che a casa proveniva dalla figura di mio nonno Salvatore Fiumara, pianista e violinista , che quando suonava chiudeva gli occhi e rimanevo incantato ad osservarlo. Una magia che mi ha pervaso che mi ha fatto apparire la musica armonia infinita e sublime bellezza. Era questa estasi che mi trasmetteva a proiettarmi in quella dimensione dove ho cominciato a coltivare sin da bambino con dedizione, con sacrificio e con perseveranza questa dote e in tutto ciò sono stato aiutato e sostenuto da mia madre e mio padre. I miei genitori mi hanno sempre incoraggiato anche in momenti difficili quando subentra l’ansia della prestazione, il patema d’animo e pensi di non farcela. In tal modo ho nutrito e sono stato protetto nel sogno di diventare un’artista, divenendo, persino, il manager di me stesso. Non mi sono fatto mai illusioni e ho contato sempre sulle mie energie.
Come vivi in Sicilia e in che modo questa terra contribuisce nel tuo impegno ?
La nostra è una terra bellissima e antichissima, spesso irredimibile , come direbbe Sciascia , in cui viviamo circondati da chi non la onora e da una classe dirigente non sempre all’altezza dei suoi compiti. Però la Sicilia possiede un’aurea magica che infonde energia che esalta le doti artistiche in tutti i campi. Mi reputo, comunque , fortunato essendo riuscito a maturare la mia esperienza soprattutto all’estero che mi ha fatto fare il salto di qualità, quel quid necessario che ti dà notorietà. Amo la Sicilia, terra oggi martoriata e non l’abbandonerò mai e mi duole il cuore nel vedere la scarsa attenzione della politica e delle istituzioni nel promuovere e sostenere la cultura.
Gianfranco, hai raggiunto il successo, poi improvvisamente la vita vira e arriva qualche momento buio e per certi versi drammatico. Al di là della brutta vicenda ormai passata che hai vissuto che morale ne trai?
Sono un uomo capace di perdonare il prossimo ed ho anche perdonato nel mio cuore per ciò che ho subìto. Sono in grado di essere corteccia di me stesso e quindi di superare le debolezze umane tramite una provvidenziale resilienza. Sono sempre stato fiducioso nella giustizia per educazione familiare anche se messo a dura prova e sono stato sempre certo nel mio cuore che con l’attenzione e l’amore per i doni che la vita ci offre, anche simili vicende drammatiche come quella da me vissuta aiutano spesso a superare e a dimenticare tutto nello stesso tempo. Certo! Non è stato facile e forse ancora non lo è, soprattutto aver vissuto un immotivato accanimento mediatico su alcuni media locali che ti avevano nei giorni immediati la vicenda quasi condannato utilizzando un gossip sfrenato su un fatto del tutto privato. Ma la fiducia verso ciò che è giusto mi ha fatto superare tutto. Il resto è noto. Ho ripreso la mia vita, ho ripreso la mia docenza, i miei studi, il concertismo, dopo la vicenda sono andato a ritirare il premio Callas a New York con un pubblico generoso e pieno di gioia che mi ha accolto tributando l’affetto generoso che si ha per un artista ed anche a Catania dove ho fatto un concerto a Palazzo Biscari, non potrò mai dimenticare per l’affluenza affettuosa e sincera di un bel pubblico per un proprio artista, di tutta la Catania bene amante della musica. La musica è la mia cura più efficace e adesso finito anche il lockdown avrò tanti impegni professionali da onorare e guai se non li onoro. I miei prossimi impegni tutti confermati mi attendono e mi tuffo con entusiasmo allegria in questo nuova fase. Condivido quel che affermava Italo Calvino prima di morire nelle sue celebri Lezioni Americane quando disse che occorreva per la fare buona letteratura leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, coerenza. Ecco questi elementi valgono sempre anche per il mio modo di fare il pianista.
In confidenza cosa rappresenta la musica per te e come definiresti la tua identità artistica ?
La musica è l’intima essenza della mia anima. Amo la musica come i miei affetti più intimi, infiniti e immensi . Questo mi dona forza emotiva che mi consente di migliorarmi ogni giorno. Non so definirmi sul piano artistico e non tocca a me, Sono consapevole che le mie interpretazioni di pianista sono intrise di passione e amore. Tuttavia non perdo mai la bussola, perché la razionalità migliora le performance. Adoro sentire dopo ogni mia esibizione il pensiero di chi mi ascolta nell’intrecciarsi di unasorta di empatia che non deve mai mancare tra l’artista e il pubblico.
Quanto conta la fantasia e l’istinto del pianista che non deturpa la fedeltà della musica ?
« Sono tendenzialmente istintivo e, quindi, devo tenere sotto controllo questo impulso che può risultare un limite, perché altrimenti si crea un disordine mentale nel metodo del pianista che snatura le fedeltà delle interpretazioni. Occorre molto studio mentale, momenti riflessivi , intensi approfondimenti che si ottengono ascoltando molta musica . Non bisogna mai fermarsi nello studio tecnico perché significa fermare la mente.
Quali sono stati nella tua carriera i momenti che ti hanno lasciato il segno ?
Quando sono stato diretto da grandi personaggi quali Enrique Batiz, Michel Brousseau, Roman Matsov, Donato Renzetti, Livio Buiùc, Julius Kalmar, Gianluigi Gelmetti, John Rutter. Quando nei tour internazionali riesco ad esprimere il mio stile nell’esecuzione di J. S. Bach e W. A. Mozart e del primo Beethoven. Quando lavoro come accompagnatore stabile di Sumi Jo, Giovanna Casolla, Maria Dragoni ed anche quando ho accompagnato Andrea Bocelli.
Che impegni ti attendono dopo tanti mesi di inattività ?
I miei prossimi impegni tutti confermati malgrado il COVID sono: alcuni appuntamenti in Sicilia con Guia Jelo in collaborazione con VideoBank agosto 2020, 12 ottobre di fronte la famiglia reale del Belgio presso il Royal Conservatoire di Bruxelles, Teatro di Marsiglia, Teatro di Nizza, Comites di Nizza dicembre 2020, Carnegie Hall di New York il 21 novembre ed il 28 novembre con Sumi Jo e Roberto Cresca, Giappone Istituto Italiano di Cultura di Tokio, Castello di Nagoya, Palazzo Imperiale di Kyoto dal 26 marzo al 15 aprile 2021. Sono attualmente sovrintendente per la stagione lirica al Teatro Argentina di Roma e sovrintendente artistico del Mythos Opera Festival la cui direzione artistica è affidata al regista Nino Strano.
Come trascorri il tuo tempo libero ?
Mi dedico ai miei affetti, ai miei amori ,alla cura della mia casa, ai miei cani, a cose semplici e banali ma assolutamente essenziali. Ho riscoperto valori che rischiavo di perdere e che sono le radici della vita a cui nessuno dovrebbe rinunciare. Oggi anche concedendo a me stesso una attenta valutazione del passato credo che sia importante non fermarsi solo al lavoro e agli impegni professionali. Il tempo è una ricchezza che non va sciupata e si deve trovare un giusto equilibrio in tutto quello che facciamo. Penso intensamente alle bellezze della mia vita che ho trascurato in parte anche a causa di una politica ingenerosa che mi ha visto solo per passione impegnato al fine di migliorare la nostra terra disgraziata che tanto amo e oggi che è il cielo è sereno mi sento tranquillo e fiducioso ed anche felice con la consapevolezza che questa vita è un dono di Dio.