Le scuole hanno riaperto e il picco dei contagi aumenta a dismisura, e mentre le code davanti alle farmacie diventano sempre più lunghe, oltre che affollate e popolose, nonché pericolose per il contagio, le scelte prese dal governo non hanno alcun logica se esse non venissero fatte per garantire lo schifoso business.
E quindi, non solo non si assiste ad una distribuzione gratuita di tamponi fai da te e maschere FFP2, come dovrebbero già fare per preservativi, anticoncezionali e assorbenti; ma viene messa in scena una vera e propria incanalatura di flussi di denaro nei confronti, solo, di alcune categorie.
I farmacisti, hanno aumentato i propri ricavi in maniera esponenziale da quando è esplosa la pandemia, questo perché il governo ha permesso loro di sfruttare il coronavirus a proprio piacimento senza aver mai pensato di introdurre regole ferree per garantire a tutti dispositivi e strumenti a basso costo, se non gratis, per poter affrontare la pandemia.
E così con il picco dei contagi il costo dei tamponi è aumentato; a sua volta, i saturimetri sono ritornati a costare tanto e la popolazione continua a spendere ad un prezzo maggiorato per un virus che dovrebbe essere combattuto da tutta la razza umana, in base ai propri mezzi.
E mentre i farmacisti più furbetti hanno alzato già i prezzi dei test fai da te, le entrate aumentano esponenzialmente grazie al lavoro affidato alle farmacie; chiamati ad effettuare quasi 600 test al giorno ad un prezzo di 15 euro l’uno.