Mentre l’Italia ha concordato un importante ordine congiunto per quasi 700 missili antiaerei Aster 30 a medio raggio, per “modernizzare e sostenere le capacità di difesa antiaerea terrestre e navale”, valore di due miliardi di euro; il governo fa esplodere il caso Cospito.
I due Stati, secondo i quotidiani francesi, hanno acquistato congiuntamente missili del valore di due miliardi di euro per il sistema di difesa aerea Mamba Samp/T, quello che potrebbe essere inviato in Ucraina. Il ministero della Difesa italiano, tuttavia, aveva smentito la notizia.
“Il Parlamento ha votato qualche giorno fa la possibilità di inviare nuove armi all’Ucraina, ed è probabile che verranno inviati sistemi di difesa aerea” ha detto oggi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Verrà informato il Parlamento dal ministro della Difesa Crosetto” prima di qualsiasi invio, ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo.
Ma l’ordine delle armi rimane secretato e l’Italia è l’unico Paese Nato a mantenere il segreto nei confronti dei suoi cittadini.
Tuttavia, mentre il governo è indaffarato a trovare una giustificazione sul perché si mandino armi in una guerra persa in partenza e con una crisi economica in corso, riesplode il caso Cospito. Guardacaso.
In molti ignoravano l’esistenza di questi quattro vandali che andavano a fare disastri in giro per il continente ma, per il governo dei superficiali, questo problema oggi riguarda tutti gli italiani.
Come se potesse essere paragonato all’escalation in Russia, all’inflazione e alla povertà dilagante.
Gli ordini del giorno di questo esecutivo fanno pena e a ricordarcelo ci pensano i ministri. “Con la forza della legge stiamo rispondendo alla violenza”, dicono i ministri Tajani, Nordio e Piantedosi.
Secondo i ministri, l’anarchico detenuto al 41 bis come un Messina Denaro o un Graviano, merita il massimo della pena.
Cospito è in carcere già da 10 anni per aver ferito l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, per aver diretto la Fai, Federazione anarchica informale, e perché i giudici hanno considerato la sua associazione come se fosse di Stampo mafioso.
Inoltre, Cospito e altri anarchici sono stati condannati per aver posizionato due ordigni a basso potenziale esplosivo in due cassonetti dell’immondizia davanti all’ingresso della caserma alla scuola allievi carabinieri di Fossano, poi esplosi nella notte senza provocare nè morti nè feriti. Più o meno come la “Strage di Capaci”.
Mettere sullo stesso piano mafiosi che hanno fatto stragi, con morti, e che hanno sciolto bambini nell’acido è una vergogna per i detrattori di Cospito.
“Oggi il 41 bis non si tocca. Possono essere cambiate le condizioni di detenzione in base allo sciopero della fame? No. La legge è uguale per tutti, massima attenzione alle condizioni di salute al detenuto impensabile che lo Stato ceda”, dice Nordio.
“Per noi – ha aggiunto il Guardasigilli – che si tratti di Cospito, di Messina Denaro, di Mario Rossi, la condizione di salute di un detenuto è da gestire con la massima serietà. Il principio di tutela della salute per noi è un principio sacro e inderogabile, infatti abbiamo trasferito Cospito nella struttura carceraria più idonea a conciliare la sicurezza della detenzione con l’assistenza sanitaria, il carcere di Opera è un’eccellenza, la salute di Cospito è assolutamente garantita”.
“Lo Stato non può venire a patti o essere intimidito da azioni violente o criminali di fronte alla violenza non si tratta, bisogna seguire la linea della fermezza”, ha sottolineato ancora il ministro della Giustizia.
L’ondata di attentati anarchici delle ultime settimane “prova che il legame tra il detenuto e i suoi compagni rimane e tenderebbe a giustificare il mantenimento del 41 bis”, sottolinea Nordio.
Questo ultimo concetto è stato ribadito dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: “Noi siamo assolutamente non condizionati da quelle che sono le vicende della gestione del detenuto Cospito, non ci faremo condizionare dai fatti, il percorso del 41 bis procederà come deve. I fatti di questi giorni hanno imposto una riflessione sulla sicurezza pubblica, faremo le nostre valutazioni con serenità non è che c’è una minaccia terroristica dietro l’angolo”.
“Lo Stato difende la legge e sta dalla parte della legge, della libertà e della democrazia, non porta attacchi ma è sotto attacco dell’internazionale anarchica” ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Nessuno ha mai voluto a mettere a repentaglio la salute di nessun detenuto – ha aggiunto -, giustamente il ministro Nordio ha disposto il trasferimento ad Opera senza mutare il 41 bis. La tutela della salute è garantita dalla struttura sanitaria per essere curato nel modo migliore possibile. Non vogliamo vittime ma solo che si rispetti la legge”.
“Gli anarchici di vari paesi sono in contatto tra loro quindi l’attacco contro l’Italia viene effettuato da tutto il mondo. Il ministero degli Esteri con quello dell’Interno – ha aggiunto Tajani – è impegnato a tutelare le sedi diplomatiche in tutto il mondo, si è registrata dall’inizio del mese dicembre un crescendo di attacchi contro personale dello Stato, questo è odioso, e contro sedi edifico della Repubblica”.
Per il momento le accuse riguardanti gli anarchici non riguardano omicidi, ma sono solo questioni legate all’ordine pubblico. Cospito ha sbagliato e deve pagare, fino all’ultimo giorno, ma trattarlo come un Messina Denaro o Al Capone mi sembra davvero come sparare fumo negli occhi addosso alla gente.
Con questo atteggiamento, non solo il governo si sta dimostrando forte con i deboli, visto che Cospito fatica a mettersi in piedi a causa dello sciopero della fame che sta facendo da due mesi, ma sta sponsorizzando, senza neanche saperlo, il movimento anarchico che, ad oggi, avrà sicuramente arruolato molti più militanti, grazie alla cassa di risonanza dell’esecutivo.
Infatti, per gli anarchici l’importante è che se ne parli. Cospito è soltanto un uomo e l’idea non morirà con lui. Anzi.
Per non parlare del favore che stanno facendo a mafiosi e ndranghetisti.
La magistratura ha considerato l’anarchico al pari di uno stragista come Messina Denaro, Provenzano e Riina.
Ed è questo l’errore più grande compiuto dalla magistratura. Grazie al caso Cospito si potrebbe iniziare a rivalutare il 41bis; poiché, se tutto è considerato mafia, alla fine, niente lo è. E i mafiosi ringraziano.
Il caso Cospito potrebbe finire al Cedu e potrebbe subire una rettifica da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Insomma, nonostante il tanto fumo, l’opera di distrazione di massa del governo ha raggiunto il suo scopo.
L’esecutivo è riuscito a far dimenticare, con un colpo di spugna, gli incredibili sprechi in armi proprio mentre gran parte della popolazione diventa ogni giorno più povera a causa di guerra, sanzioni e inflazione.
I favori che si fanno a vicenda anarchici ed esecutivo sono sotto gli occhi di tutti; quindi, alla luce dei fatti siamo proprio sicuri che, come dice Donzelli, mafia, stato e terroristi siano così tanto dissimili o distanti? Ai posteri l’ardua sentenza.