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Il governo Draghi mette in campo 8 miliardi per le bollette

by Redazione

E mentre il debito continua ad aumentare, il consigio dei ministri approva il decreto bollette e quello sui bonus edilizi.

Dopo l’aumento esponenziale di luce e gas, dovuto ad una crisi tra Russia e occidente e alla scarsa produzione italiana di energia, ecco che il governo mette in campo il dl contro l’aumento delle bollette.

Il decreto prevede anche lo sviluppo delle energie rinnovabili e il rilancio delle politiche industriali, quello sul Superbonus, invece, contiene azioni per contrastare le frodi in materia edilizia ed energie rinnovabili.

“Mettiamo in campo quasi 8 miliardi di cui 6 per l’energia e lo facciamo senza rincorrere a nuovo scostamenti, utilizziamo i margini di crescita e finanza pubblica ottenuti lo scorso anno” dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“Il governo – ha aggiunto il presidente del Consiglio Draghi – vuole aiutare i cittadini in questo momento di difficoltà ed evitare che il rincaro dell’energia si traduca in un minore potere d’acquisto e minore competitività per le imprese. Creiamo un fondo da 1 miliardo l’anno a sostegno dell’industria dell’automobile e della sua filiera che sono al centro della transizione energetica in corso”.

“Con uno stanziamento di oltre sei miliardi – che si aggiungono a quelli già impegnati per il primo trimestre 2022 – garantiremo la sterilizzazione degli aumenti delle bollette per tre milioni e mezzo di famiglie fragili, ridurremo gli oneri di sistema e le imposte indirette per famiglie e aziende, aiuteremo le imprese energivore a far fronte al caro energia e interverremo anche per sostenere Comuni e Città metropolitane”, dice Maria Stella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.

“Sono stati destinati altri 400 milioni alle Regioni per le spese Covid – sottolinea Gelmini – ma anche per il riscaldamento degli ospedali, e altri 300 milioni ai Comuni e alle Province per i servizi di illuminazione delle scuole. Sul Superbonus, invece, pene più severe per chi truffa su cessioni del credito e asseverazioni, ma torna la possibilità di cedere il credito fino a tre volte: fermiamo le truffe, non i cantieri. E poi un fondo pluriennale per accompagnare l’automotive verso la transizione. Il governo continua a impegnarsi per far ripartire l’Italia”.

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