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Il Fascismo e le leggi razziali

by Rosario Sorace

Il 19 aprile 1937, il regime fascista in Italia e nelle colonie adottò il regio decreto legislativo 880 “di tutela della razza”.

La Legge non riguardava gli italiani di origine ebraica, ma i figli di uomini italiani e donne africane nelle colonie del cosiddetto Impero (Somalia, Eritrea, Etiopia e Libia).

Lo stato italiano vietava definitivamente il matrimonio misto e la pratica del madamismo, che, nel gergo coloniale italiano, per “madama” si intendeva la donna africana che conviveva o aveva una relazione stabile con un uomo italiano.

Questa definizione aveva un significato dispregiativo e dopo la guerra d’Etiopia Mussolini lanciò una campagna contro le unioni miste e le procreazioni interrazziali.

Il decreto 880 fu, non solo l’acme della campagna razzista del regime nei confronti degli abitanti delle colonie, ma, anche il prologo che nel 1938 portò all’adozione delle leggi razziali promulgate contro gli ebrei.

Sono pagine vergognose della nostra storia che non dobbiamo dimenticare per evitare che si ripetano. Una storia consumata da una dittatura bieca e illiberale.

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