Il Degrado

Salta agli occhi certamente la situazione imbarazzante che si è determinata a causa del Qatar-gate; si risolleva, anche giustamente, una questione etica rivolta alla classe politica in generale.

La si contesta in particolare all’area politica più coinvolta, quella democratica e di sinistra, rilevando una cedevolezza particolare verso le incursioni corruttive degli stati stranieri nella loro opera di lobbyng nelle attività del Parlamento Europeo.

Le poderose arrampicate sugli specchi di qualche protagonista riportano tuttavia alla luce una questione che é tuttavia politica ovvero la crisi delle istituzioni europee, la difficile coesione dell’Unione e l’abbassamento della qualità delle classi dirigenti che calcano le scene.

Nella Prima Legislatura (1979) fu cura del partito socialista dell’epoca assicurarsi che la delegazione parlamentare fosse ispirata dalla tendenza di fondo che lo spirito della nuova istituzione parlamentare continentale doveva rappresentare, per questo furono personalità di primo piano della cultura politica, espressione del nuovo pensiero europeista suscitato all’epoca, ad essere prescelte per ottenere uno scanno a Strasburgo.

Oggi nomi come Ripa di Meana, Antonietta Maciocchi, Jiri Pelikan, Gianni Baget Bozzo, Antonio la Pergola, Enzo Bettiza, Giorgio Strehler possono anche dire poco ma tuttavia quelle delegazioni socialiste che negli anni si susseguirono rappresentavano non soltanto una sintesi delle tradizioni socialiste e laiche della nostra nazione ma anche un riferimento per i partiti socialisti fratelli ed omologhi al nostro che esprimevano sempre delegazioni di qualità e di alta rettitudine morale e politica.

Per questa ragione, in parte, si deve a questo abbassamento di tensione ideale la sottovalutazione dell’importanza delle attività del parlamento europeo che via via è andata degradandosi.

La stessa complessa vicenda dell’Unione Politica dell’Europa é sottoposta a repentini stop and go; solidali nella lotta contro la Pandemia, divisi ed egoisti sulla crisi energetica; virtuosi nella ricerca spaziale e nel comune impegno per sostenere l’industria militare, faticosamente uniti per esprimere una comune posizione sulla politica estera; in questo abbassamento di qualità delle classi dirigenti ed in questa indecisione sull’accelerazione del processo di integrazione si infilano facilmente approfittando della vulnerabilità i nemici ed i concorrenti dell’Europa, coloro che la pretendono attiva e presente sullo scenario internazionale ma permanentemente divisa e debole sul piano politico al fine di non dispiegare tutte le sue potenzialità sul piano economico nonostante l’area facente riferimento all’Unione Europea nonostante essa rappresenti la terza economia mondiale.

I fatti della cricca di Bruxelles rilanceranno all’interno dell’Unione i cantori dell’euroscetticismo, mentre ciò che deve essere maggiormente sottolineato e criticato é che proprio questa mancanza di slancio generoso e di costruzione intelligente dell’Unione sul piano politico che ha prodotto la sua concezione iper burocratica ed asettica ovvero quella che ha allontanato i sentimenti dei popoli europei dalla loro Unione Politica.

Correggendo quel che deve essere corretto é possibile confidare in un suo rilancio, ma le vicende a cui abbiamo assistito hanno fotografato una situazione di degrado che purtroppo era preesistente da diversi lustri.

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