Home In evidenza Il ddl Zan si salva per un solo voto. Bocciata la proposta sospensiva di FI e Lega

Il ddl Zan si salva per un solo voto. Bocciata la proposta sospensiva di FI e Lega

by Redazione

Il ddl Zan si salva per un solo voto. Con 136 sì e 135 l’aula del Senato respinge la proposta di sospensiva alla legge contro l’omotransfobia.

Al termine della seduta Forza Italia e Lega presentano tre questioni sospensive.

“Se Letta e il Pd insistono a non voler ascoltare, dialogare e trovare una soluzione, la legge è morta”. Era questa la minaccia del leader della Lega Matteo Salvini.

“Questo voto dimostra chiaramente quello che diciamo da tempo, o si cambia rotta o il Ddl Zan va a fondo. Il Pd e il M5S hanno il dovere morale di discutere e trovare soluzioni. Se continuano ad arroccarsi saranno responsabili davanti al Paese di questo fallimento”. A dirlo è il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone.

Ieri le questioni pregiudiziali erano state bocciate per 12 voti. E’ quindi iniziata la discussione generale a Palazzo Madama. Il primo a prendere la parola è il senatore Riccardo Nencini di Italia viva.

Dopo un lungo dibattito, il testo è arrivato in Aula al Senato e, al termine di un confronto feroce, la prima battaglia la vincono i sostenitori del testo che non torna in commissione e va avanti nel suo iter in Assemblea.

Respinte infatti le pregiudiziali di costituzionalità, presentate da FdI e Lega, con 124 sì, 136 no e 4 astenuti.

Il provvedimento quindi va avanti, ma la rottura è evidente ed è quasi comica. Da una parte ci sono Fi, Lega e FdI che sono contro il provvedimento, dall’altra abbiamo Pd, M5s e Leu che sono a favore del testo approvato dalla Camera, Italia viva, invece, si dice neutra e si mostra sempre pronta e decisa a voler fare da ago della bilancia, in attesa, da una parte e dall’altra, “dell’offerta da non poter rifiutare”.

Ma la vittoria per i sostenitori della legge è solo una vittoria mutilata. C’è ancora molto da fare per far sì che questa legge veda l’alba.

“O si va a scrutinio segreto ed è un rischio per tutti o ci si assume la responsabilità politica di trovare un accordo che sarebbe ad un passo”, dice Matteo Renzi che invoca un “patto politico” affinché alla Camera questa legge, ove venisse modificata al Senato, sia approvata in due settimane”. “Se si va allo scontro avrete distrutto la vita di quei ragazzi”, conclude il leader di Italia Viva.

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, fa da eco al capo di Italia Viva e dice: “Chiedo di superare steccati ideologici e in un mese approviamo una norma di civiltà”. In poche parole, il leader della Lega chiede una modifica degli articoli 1, 4 e 7. Esattamente quelli che Pd e M5s ritengono intoccabili e riguardano la definizione di genere, la libertà di espressione e l’educazione gender nelle scuole con l’istituzione della giornata contro l’omotransfobia.

“Bocciate le pregiudiziali di costituzionalità, entriamo nel merito del Ddl Zan. Ostruzionismo sconfitto, da adesso in poi ognuno si assume le proprie responsabilità” dice la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia e diritti del Pd, Anna Rossomando.

Alle 9.30 l’Aula si prosegue con il voto delle sospensive al termine inizierà la discussione generale, mentre il 20 luglio è la deadline per presentare gli emendamenti. Sedute di 4 ore e trenta, specifica il presidente Casellati, con sanificazioni di 70 minuti. I tempi si allungano e il rischio di slittare a settembre è reale, anche se il pentastellato Ettore Licheri scandisce “Stiamo provando a scongiurarlo”.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento