Il Belgio sfida Zelenskyy per i diamanti russi

Di Gaia Marino

I diamanti non sono i migliori amici del Belgio. In effetti, le pietre preziose stanno mettendo il Paese in condizioni da prendersi una stigliata da parte del presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy.

Zelenskyy parlerà giovedì al parlamento belga e ha sviluppato una formidabile reputazione per aver affrontato verità scomode a testa alta, sia che ciò significhi accusare i tedeschi di favorire gli interessi commerciali rispetto all’etica o dubitare apertamente da che parte si sta schierando il primo ministro ungherese Viktor Orbán in guerra.

I diamanti potrebbero non finanziare la guerra nella stessa misura del continuo acquisto di petrolio e gas da parte dell’Europa, ma non sono certo qualcosa che Zelenskyy può permettersi di ignorare.

Inoltre, il commercio di questa pietra preziosa non può assolutamente essere comparato, per importanza, a materie prime che sono già state prese di mira come Grano, Palladio, Nickel, Alluminio, ecc…

La Russia è il più grande esportatore mondiale di diamanti grezzi. L’anno scorso ha esportato diamanti grezzi per un valore di 1,8 miliardi di euro nella seconda città più grande del Belgio, secondo il governo fiammingo, il che rende Anversa la destinazione più importante delle esportazioni di diamanti dalla Russia.

Nel precedente pacchetto di sanzioni, l’UE ha introdotto un divieto di esportazione su un’ampia gamma di beni di lusso europei, compresi i diamanti, diretti in Russia.

Ma politici e attivisti stanno spingendo l’UE ad andare oltre.

La grande maggioranza dei diamanti russi viene estratta da Alrosa. L’amministratore delegato Sergei Sergeevich Ivanov e suo padre, Sergei Borisovich Ivanov, ex capo di stato maggiore del presidente russo Vladimir Putin, sono già nell’elenco delle sanzioni statunitensi, ma non in quello europeo. In totale, Alrosa ha affermato di aver generato 4 miliardi di dollari dalla vendita di diamanti grezzi nel 2021.

Gli Stati Uniti hanno anche limitato l’importazione di diamanti grezzi dalla Russia.

L’organizzazione non governativa Justice & Paix ora vuole che l’UE segua l’esempio. “Per ragioni etiche, chiediamo un divieto di importazione di diamanti grezzi russi”, ha affermato Larisa Stanciu di Justice & Paix. “Il commercio di diamanti è, indirettamente, un finanziamento importante per questa guerra. In qualità di leader nella democrazia e nei diritti umani, l’UE dovrebbe dare l’esempio”.

La richiesta della ONG è sostenuta dai Verdi belgi, che sono attualmente al governo.

“La Russia ottiene i suoi soldi dalla vendita di petrolio e gas, ma anche dalla vendita di diamanti”, ha affermato il deputato belga Wouter De Vriendt, che guida il gruppo politico dei Verdi al parlamento belga. “Non vogliamo finanziare indirettamente il bombardamento di scuole e ospedali ucraini”.

I Verdi vogliono che il Belgio chieda alla Commissione europea di introdurre tale divieto e di inserire Sergei Sergeevich Ivanov nella lista delle sanzioni europee. Ma si sa, ahinoi, il business dei diamanti non è per i deboli di stomaco.

Related posts

Intervista all’on. Raffaele Stancanelli(Lega) “L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione Europea e non può essere mai indebolito”

Intervista ad Andrea Orlando(Pd) “L’Europa non deve essere piegata sulla dimensione del rigore e dell’austerità”

Intervista all’on. Giuseppe Lupo: “Noi vogliamo l’Europa di David Sassoli, il quale diceva che ‘l’Europa deve innovare, proteggere ed essere faro”.