I Paesi del G7 hanno fallito l’obiettivo climatico globale

Di Mimmo Di Maggio

Le società delle economie del Gruppo dei Sette (G7) non riescono a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima sulla base degli attuali impegni aziendali di ridurre le emissioni.

In base all’accordo globale di Parigi del 2015, i paesi hanno deciso di ridurre le emissioni di gas serra abbastanza velocemente da limitare il riscaldamento globale a 2 gradi Celsius (°C) e mirare a mantenere l’aumento al di sotto di 1,5°C, che secondo gli scienziati eviterebbe alcuni dei suoi peggiori effetti.

Per tutti i paesi del G7, che comprende Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti, gli obiettivi delle emissioni aziendali sono complessivamente su una traiettoria di riscaldamento di 2,7°C, come hanno mostrato l’analisi di CDP, Carbon Disclosure Project, e Oliver Wyman.

“Non è accettabile per nessun paese, per non parlare delle economie più avanzate del mondo, avere industrie che mostrano così poche ambizioni collettive”, ha affermato in una nota Laurent Babikian, Direttore globale dei mercati dei capitali di CDP.

“Lo slancio sta crescendo, ma mentre ci avviciniamo alla COP27, dobbiamo togliere il nostro obiettivo di 1,5°C dal supporto vitale”, ha aggiunto.

Le emissioni collettive delle aziende statunitensi e canadesi corrispondono al ritmo di decarbonizzazione richiesto per limitare il riscaldamento globale rispettivamente a 2,8°C e 3,1°C, con lo studio che afferma che è “in gran parte il risultato di aziende completamente prive di obiettivi, piuttosto che di obiettivi che mancano di ambizione”.

Lo studio ha rivelato che le aziende in Germania, Italia e Paesi Bassi avevano gli obiettivi più ambiziosi per ridurre le emissioni nel G7, poiché si allineano in media a 2,2°C, mentre la Francia è a 2,3°C e il Regno Unito a 2,6°C.

L’analisi evidenzia grandi differenze nell’ambizione e nella volontà tra le aziende di assumere un ruolo guida con i propri obiettivi e l’emergenza necessità di diffondere le migliori pratiche ulteriormente e più rapidamente.

Quasi 200 paesi si riuniranno al vertice COP27 sul clima in Egitto il prossimo novembre, dopo quella che è stata per molti un’estate devastante di siccità, ondate di caldo e altri estremi legati al clima.

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