Home In evidenza I consumatori italiani diventano più poveri mentre le bollette elettriche salgono alle stelle

I consumatori italiani diventano più poveri mentre le bollette elettriche salgono alle stelle

by Nik Cooper

Quando molti milioni di italiani hanno aperto la bolletta della luce poco prima di Capodanno, sono rimasti a bocca aperta.

Con i rincari alle stelle ed una transizione ecologica che non s’ha da fare, il popolo italiano paga la pesante incompetenza e superficialità politica degli ultimi 40 anni.

L’ARERA (l’autorità di regolazione del settore) ha infatti comunicato gli aggiornamenti delle tariffe in vigore nel primo trimestre 2022 (1° gennaio – 31 marzo) in cui si registrano gli aumenti record del +55% per l’elettricità e del +41,8% per il gas.

Spendere di più per il riscaldamento, l’illuminazione o per guidare un’auto sta mettendo a dura prova i budget di molte famiglie e ha messo i bastoni tra le ruote al tanto atteso boom economico che doveva essere guidato dai consumatori. Ma i consumatori nel 2022 diventeranno parecchio più poveri a causa del boom dei prezzi.

“All’inizio pensavo che fosse l’importo per tre mesi”, ha detto il signor Mario Rossi, il cui conto è arrivato dal fornitore di ultima istanza dopo che la sua stessa compagnia energetica ha smesso di fornire.

“Quando ho capito che lo volevano per il mese, sono rimasto a bocca aperta. Ha rovinato un po’ le mie vacanze di Natale e i miei progetti per il 2022”, ha ribadito.

Nel 2020 le famiglie della zona euro hanno speso in media 1.200 euro per elettricità e gas. Questa cifra è destinata a salire a 1.850 euro quest’anno, secondo gli analisti di BofA, poiché le tensioni geopolitiche fanno salire i prezzi del gas naturale che la scarsa fornitura di energia da fonti rinnovabili non può compensare.

Mario e centinaia di migliaia di altri clienti di aziende energetiche private che hanno cessato l’attività o interrotto la fornitura l’anno scorso si sono ritrovati a pagare due o tre volte le tariffe che pensavano di aver assicurato.

BOOM DEI CONSUMATORI?

Quest’anno doveva vedere la spesa dei consumatori guidare la crescita dopo due anni di blocchi e licenziamenti dovuti al COVID-19.

La Banca centrale europea ha dichiarato a dicembre di aspettarsi un’espansione dell’economia della zona euro del 4,2% nel 2022, guidata da un aumento del 5,9% dei consumi privati.

Ma i costi energetici più elevati – con il petrolio in aumento della metà e i prezzi all’ingrosso del gas naturale che quadruplicano in un anno – stanno mettendo in serio dubbio queste previsioni.

L’energia in genere rappresenta poco più del 6% dei consumi privati ​​nella zona euro, ma quest’anno potrebbe salire all’8-10% a causa di prezzi più elevati, secondo le stime di ING, riducendo ciò che è disponibile per la spesa di altri beni.

“Ciò sarebbe anche in linea con i precedenti episodi di aumento dei prezzi dell’energia, in cui quasi tutti i paesi hanno visto diminuire le altre spese”, ha affermato l’economista di ING Carsten Brzeski.

È probabile che il colpo alla crescita sia significativo. In Italia, ad esempio, i prezzi del gas e dell’elettricità ridurranno del 2,9% i consumi delle famiglie quest’anno e dell’1,1% sul PIL se rimarranno vicini ai livelli attuali, secondo la società di consulenza Nomisma Energia.

“La debolezza dei consumi italiani è sempre stato uno dei principali ostacoli a una crescita più forte del PIL e i livelli del 2022 aggraveranno ulteriormente i problemi”, ha affermato il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli.

Il quadro è ancora più severo in Spagna, dove gli economisti di BBVA hanno indicato la crescita all’1,4% per quest’anno nelle stime pubblicate a dicembre e basate su prezzi di mercato inferiori ai livelli attuali.

“Se gli aumenti di prezzo derivano da una maggiore domanda, sono meno dannosi”, ha affermato Miguel Cardoso di BBVA Research. “La situazione attuale non è così. Stiamo assistendo a uno shock negativo dell’offerta”.

In Germania, l’istituto RWI ha stimato che la spesa dei consumatori probabilmente non supererà di nuovo i livelli pre-crisi fino al secondo trimestre del 2022 e ha affermato che l’aumento dei prezzi potrebbe dissuadere le persone dal fare acquisti importanti.

La Francia è stata un’eccezione parziale poiché il governo del presidente Emmanuel Macron, che chiede la rielezione a maggio, ha limitato l’aumento dei prezzi dell’elettricità al 4%.

Anche altri governi stanno adottando misure che vanno dal taglio delle tasse sull’energia alla concessione di sussidi alle famiglie più povere.

Ma questi compenseranno solo circa un quarto dell’aumento del 54% delle bollette energetiche dal 2020, secondo le stime della BofA. Alcune persone hanno già iniziato a stringere la cinghia.

“Bisogna davvero ridurre – conclude Mario – si è arrivati ​​al punto in cui è necessario chiederci se possiamo ancora permetterci di lavorare e di vivere, oppure, se dobbiamo continuare a perseguire una vita misera atta alla sopravvivenza e che si vede di giorno in giorno aumentare stenti e mancanze”.

0 comment
FacebookTwitterLinkedinWhatsapp

Potrebbe interessarti

Lascia un commento