Governo Draghi: Raggiunto l’obiettivo delle 500.000 vaccinazioni in un giorno

Dopo settimane di ritardi e di missioni fallite ecco che arriva il primo reale successo del governo Draghi. Ieri, giovedì 29 aprile, per la prima volta viene superata la somministrazione di 500mila dosi in un solo giorno. E così, come spesso accade in queste circostanze, non tardano ad arrivare le riscossioni dei meriti di questo grande successo. Primo fra tutti è il ministro Speranza che annuncia sul suo post di Facebook: “Ieri in Italia sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutte le istituzioni per il gran lavoro di squadra. Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili”.

In seguito, ieri, a Porta a Porta, il commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha detto: “Noi consideriamo che per metà luglio saremo al 60% dell’immunità di gregge, quindi il 60% per metà luglio dovrebbe avere avuto la prima e la seconda dose”.

“È già una buona immunità – ha sottolineato il commissario – anche se non arriva a quella auspicata che è dell’80% che noi consideriamo un obiettivo medio da raggiungere a fine settembre, poi vediamo se riusciremo a fare meglio”. Secondo Figliuolo “già con il 60% ritengo che si possa passare un’estate abbastanza tranquilla, fermo restando che bisogna continuare a tenere la mascherina, il distanziamento e il lavaggio delle mani”.

Inoltre ribadisce il militare: “Quando avremo messo in sicurezza gli over 65, anche solo con una prima dose, a quel punto si può pensare di dare la possibilità alle aziende di vaccinare il proprio personale e superare il concetto di classe di età”. E’ l’ipotesi avanzata da Figliuolo nel corso della registrazione di ‘Porta a Porta’ che andrà in onda questa sera. Un’ipotesi che potrebbe diventare realtà, ha aggiunto “verso la fine di maggio” anche tenuto conto del fatto che il prossimo mese dovrebbero arrivare complessivamente 17 milioni di dosi.

“Avremo la possibilità di andare in maniera parallela e multipla e vaccinare le classi in età lavorativa in modo da ridare sicurezza anche dal punto di vista economico”. Una volta messi in sicurezza gli over 65, ha concluso, si potrà anche passare a vaccinare il personale del comparto turistico. Fermo restando che già da ora sono in corso interlocuzioni con i presidenti di regione per le isole minori.

“Dove ci sono potenziali problemi di cluster o in quelle dove non ci sono presidi sanitari – dice Figliuolo – si può pensare di agire a tappeto. Sanitari che si rifiutano di vaccinarsi? Ognuno di noi deve avere moralità e valori. Non si può pensare di andare davanti ad ammalati, deboli, anche per altri problemi, e rischiare di ucciderli. Questo è gravissimo. Un recente decreto li obbliga ora, anche con sanzioni pesanti fino all’allontanamento dal posto di lavoro. Si deve fare formazione e informazione su questo”.

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