Home Attualità Giancarlo Cancelleri(M5s) apre all’ex presidente Raffaele Lombardo, assolto dalle accuse di mafia

Giancarlo Cancelleri(M5s) apre all’ex presidente Raffaele Lombardo, assolto dalle accuse di mafia

by Rosario Sorace

Dall’uno vale uno, all’uno vale qualsiasi cosa pur di conquistare il potere.

Mentre impazza la drammatica guerra nell’est Europa che distrae l’opinione pubblica in Sicilia avviene un’ulteriore svolta nel processo di “revisionismo” dei Cinque Stelle che per bocca di Giancarlo Cancelleri è pronta ad aprire all’ex governatore Raffaele Lombardo determinando una spaccatura nel Movimento destinato a pesare nel futuro politico siciliano.

Il sottosegretario Cancelleri afferma il suo punto di vista inteso a creare un’alleanza con Lombardo, appena uscito assolto dal processo per concorso esterno in associazione mafiosa: “Non è il segreto di Fatima. Avevo già parlato di Raffaele Lombardo e lo avevo perfino incontrato per un caffè, in modo del tutto trasparente e noto, già due settimane fa”, dichiara Lombardo che si dice favorevole ad allargamento dell’alleanza in Sicilia per le prossime elezioni regionali.

“Quali sono le forze di centro a cui pensiamo? Ci sarebbero gli autonomisti di Raffaele Lombardo”. Il Movimento è in forte subbuglio e si annuncia un’ulteriore spaccatura per una posizione che viene valutata da altri esponenti dei cinquestelle come personale e non discussa all’interno del Movimento.

Tutto ciò avviene in un clima incandescente dovuto al fatto che il candidato del centrosinistra a sindaco di Palermo, Franco Miceli, ha incontrato il renziano Davide Faraone e, in tal modo, le lacerazioni appaiono sempre più evidenti nella coalizione giallorossa riflettendo lo stesso stato di divisioni ormai conclamate anche nel centro destra.

Pertanto le dichiarazioni di Cancelleri costituiscono un elemento di ulteriore polemica politica: “Mentre il centrodestra litiga, noi stiamo cercando di allargare a forze di centro -aveva detto Cancelleri – Quali sono le forze di centro a cui pensiamo? Ci sarebbero gli autonomisti di Raffaele Lombardo”, anche se non aveva espresso l’idea di allargare anche all’altro ex presidente: “Vorrei allargare alle forze di centro, ma non a Cuffaro, credo che non possa avere un percorso in comune con noi. L’ho sempre escluso e continuerò ad escluderlo“.

Immediata era stata la presa di posizione contraria di Dino Giarrusso, europarlamentare siciliano del M5s: “Copione già visto. Come al solito qualcuno si alza e dice che stiamo facendo questo o quello senza averne discusso con nessuno”.

A questa reazione aveva fatto seguito quella di Luigi Sunseri, consigliere regionale per il M5s e papabile candidato del Movimento alle Regionali: “Non ci sono margini di dialogo con Lombardo”, ha detto Sunseri che ha reso noto: “Lui e i suoi sono strutturali e organici al governo Musumeci e non intendiamo averci nulla a che fare. In Sicilia ci conosciamo tutti e li conosciamo tutti. È possibile immaginare un cambio di direzione di questa maledetta terra, finita in un baratro, con queste persone nei posti chiave? No. La Sicilia ha bisogno di discontinuità. E non possiamo garantirgliela con chi ha governato (male) e sta continuando a governare (male) la nostra regione”.

In realtà il protagonismo degli esponenti dei Cinque Stelle è dovuto al fatto che sia Sunseri che Giarruso da indiscrezioni attendibili vorrebbero candidarsi a presidenti della Regione mentre anche Cancelleri sarebbe disponibile ad essere ancora della partita per la corsa alla Presidenza della Sicilia.

Un clima frastagliato e frammentato in cui Cancelleri tenta dir ricomporre il quadro interno: “È ovvio che anch’io condivido quello che ha detto Sunseri. Un ragionamento verso il centro è un percorso che ritengo si stia facendo e si debba fare, ma attenzione, il mio non è un invito a Lombardo che ora deve rispondere sì o no. E non è un’apertura a chi sta con Musumeci fino alle elezioni e poi si sveglia il mattino dopo e cambia alleanze. Ritengo tuttavia doveroso un ragionamento sul fatto che in Sicilia ci sono delle spaccature nel centrodestra molto forti, che c’è un centro con molti elettori e pochi contenitori e il dialogo con chi può sposare la nostra visione per l’Isola può e deve essere aperto. Posto che io, tengo a chiarirlo, dico questo già da anni e ho già parlato di Lombardo”.

Tuttavia Cancelleri tiene a precisare che ormai l’ex presidente della Regione ha superato definitivamente i problemi giudiziari e, quindi, lo sdogana abilitandolo a svolgere un’attività politica: “Prima c’era un processo a suo carico. Poi è stato assolto”, rende noto il sottosegretario grillino.

Quindi Cancelleri vede di buon grado un allargamento della coalizione per le prossime elezioni regionale anche se la coalizione di centrosinistra ha ormai definito il quadro politico delle alleanze.

Questo perimetro delle alleanze era stato comunque già messo in discussione dal candidato del centrosinistra per Palermo, Franco Miceli, che nei giorni scorsi si è incontrato con il renziano Davide Faraone, anche lui candidato sindaco.

Quindi a questo punto da un lato Miceli che apre Renzi dall’altro Cancelleri che apre a Raffaele Lombardo. Si tratta del solito tentativo di Pd e M5s indirizzato a conquistare l’elettorato di centro che però provoca malumori e tensioni nell’alleanza.

Infatti l’incontro con Faraone non è andato giù al Pd e l’attuale sindaco, Leoluca Orlando, ha criticato duramente questo avvicinamento.

Mentre, l’apertura a Lombardo agita le acque interne nei Cinquestelle facendo scoppiare il dissenso nei confronti di Cancelleri e tra i grillini già vi sono forti critiche per le nomine dei referenti locali che sarebbero state fatte in favore di persone vicine al sottosegretario grillino.

Quindi nel momento in cui il centro destra piange per le note spaccature anche il centro sinistra non ride.

Nonostante ciò Cancelleri va avanti per la sua strada: “Bisogna decidere se c’è la possibilità di allargare un perimetro a forze che possono raccontare una stessa idea di Sicilia, con programmi chiari”, continua Cancelleri che spera ancora una volta di essere candidato per la terza volta alla presidenza della Sicilia anche tramite le primarie giallorosse proposte dal segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo: “È ancora presto, ancora non sappiamo se la coalizione è composta da Tizio o da Caio. L’importante sarà trovare la migliore sintesi tra le parti”.

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