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Forza Nuova va sciolta? Si, No, Forse…

by Romano Franco

Prima o poi doveva accadere! A distanza di qualche giorno dalla “gloriosa” parata folkloristica messa in atto dai “No Green Pass”, i fascisti di Forza Nuova vengono indagati.

Dopo gli arresti di domenica mattina, sono finiti sotto indagine i militanti di Forza Nuova che hanno firmato il comunicato pubblicato sul sito web del partito di estrema destra. L’accusa, di istigazione a delinquere, è stata aggravata dall’utilizzo di mezzi informatici e telematici, dando la possibilità a questa gente di diffondere il loro messaggio di odio e violenza a più persone.

I personaggi più noti alle forze dell’ordine sono Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Cirillo e Stefano Saija, chiamati in causa in relazione al sequestro del portale eseguito ieri in serata dalla Polizia Postale.

Il provvedimento giudiziario spiega chiaramente che gli indagati, colpiti da frustrazione e noia, “istigavano pubblicamente a commettere una pluralità di delitti” ed inoltre “svolgono mediante l’utilizzo del web un’attività di condivisione e giustificazione e dunque di esaltazione e incitamento alla commissione di reati connotati da violenza”.

Insomma una vera e propria organizzazione para criminale in poche parole che vede in disordine e degrado una nuova rinascita. Concetti abbastanza astrusi e illogici che solo una mente malata, soggiogata o disperata può elaborare e di conseguenza accettare. Nel frattempo sono state aperte due inchieste sugli scontri avvenuti sabato a Roma.

Dopo il danno la beffa

Il 20 ottobre ci sarà in Aula a Montecitorio la discussione della mozione del Pd, presentata dalla capogruppo Serrachiani, sullo scioglimento di Forza Nuova e delle organizzazioni neofasciste. A deciderlo è la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Al Senato, lo stesso giorno le mozioni proposte da Pd, LeU, M5s e Italia viva sullo stesso tema.

Il centrodestra però non vuole favoritismi e annuncia di essere propensa a una mozione unitaria per lo scioglimento di tutte le formazioni eversive che ricorrono alla violenza per la lotta politica.

Il voto di Fratelli d’Italia è stato annunciato e “voterà sì” alla mozione unitaria del centrodestra. Infatti, il vice presidente della Camera ed esponente di Fdi Fabio Rampelli dice che “noi siamo favorevoli” a votare per lo scioglimento di FN “anche se bisogna fare attenzione perché quando ci sono questi contenitori le persone che sono malintenzionate, come i dirigenti di Forza Nuova, siano maggiormente controllabili”.

“Io penso che la magistratura – ha aggiunto -, come la legge italiana prevede, abbia tutti gli strumenti per stabilire se una formazione debba essere sciolta o no, forse dovremmo affidarci alla magistratura perché esiste una legge che andrebbe rispettata. Il governo, in quanto tale, non credo abbia particolari strumenti per sciogliere Forza Nuova, c’è una mozione parlamentare, ci sarà una discussione, e noi abbiamo già detto che voteremo si alla mozione, questo non ci toglie la libertà di giudizio su questo che per noi è un atto squisitamente propagandistico”.

Ma l’invito all’unità arriva proprio dal cavaliere, Silvio Berlusconi, che ieri su Twitter scriveva: “Ho avuto un colloquio telefonico con Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Al centro la condanna per le violenze perpetrate a Roma come a Milano, di ogni colore, a danno del sindacato e delle forze dell’ordine e la necessità di una posizione – unitaria – del centrodestra”.

“Mi sono pure stufata con questa storia delle mozioni per sciogliere Forza Nuova. La può sciogliere il governo se vuole: al ministero dell’Interno da dieci anni c’è il Pd, non se ne sono accorti che c’era un problema? Perché non l’hanno sciolta se la volevano sciogliere?”. Anche se di rado, il ragionamento di Meloni non fa una piega.

Perché aspettare proprio questo momento? Come è stato possibile ignorare per così tanto tempo il problema?

“E perché – insiste – gente che ha il Daspo, il braccialetto elettronico e nove anni di galera stava a piazza del Popolo ad arringare la folla, a dire assaltiamo la Cgil: non se ne è accorto il ministero dell’Interno?”.

Diversa invece è la posizione dell’ex premier Conte che dice: “Assolutamente sì, credo ci siano gli estremi” per lo scioglimento di Forza Nuova. “So che il governo sta lavorando a questo e il M5s è in prima linea. Non possiamo sottovalutare questi gruppi di ispirazione fascista che fanno della violenza il loro centro d’azione”.

Lo spiega il presidente del M5s Giuseppe Conte a DiMartedì su La7, spiegando che per quanto riguarda Fratelli d’Italia “partecipa alla dialettica politica, ha rappresentanza in Parlamento, è all’interno dell’arco costituzionale e democratico. Però io dico a Giorgia Meloni attenzione, non strizziamo l’occhio a questi gruppi. Bisogna condannare ma essere anche conseguenti: vengano alla manifestazione di sabato”.

Quando Conte era premier “c’erano dei sospetti di infiltrazione estremista di gruppi violenti e aggressivi. Ma si è manifestato soprattutto in questi ultimi tempi. Ci sono gruppi che hanno cercato durante la pandemia di soffiare sul fuoco, per questo credo che tutte le forze politiche debbano assumere posizioni chiare, scacciare incertezze e ambiguità, e offrire risposte politiche”. Inoltre Conte lancia un appello a cui chiede a “Salvini e Meloni” di non mancare e di “assumere posizioni chiare: avvicinare flussi migratori e green pass, quando chi sbarcava è sempre stato sottoposto a controllo, significa soffiare sull’angoscia del Paese e sul malessere”.

La formazione di Forza Nuova non ha ragione di esistere, in quanto la matrice neo-fascista non è ammessa dalla nostra Costituzione. Però c’è da dire che è stato scelto il momento peggiore per prendere la decisione di sciogliere o meno il partito fascista.

Però cerchiamo di ragionarci su: Forza Nuova, fino a qualche anno fa non aveva così tanta influenza e la loro forza si basava su quei quattro facinorosi da stadio.

Oggi il partito neofascista vanta il fatto di essere a capo di un vero e proprio “esercito di dissidenti”, di gente disperata e ignorata dal sistema che si raduna in ogni piazza d’Italia. Usare il pugno di ferro nei confronti di una singola entità di questa realtà può avere un gravissimo effetto Boomerang.

In quelle piazze d’Italia oggi si radunano ristoratori, disoccupati, gente affamata e disperata, no vax e gente terrorizzata dal concetto di dittatura sanitaria, molto cavalcato da una certa classe politica.

Chi dice che i problemi di quei manifestanti sono superficiali si avventuri a capire i singoli problemi prima di valutare. La credenza che in quelle piazze si siano radunati solo no vax non è attendibile e non è accettabile.

I problemi legati al disagio sorti da questa pandemia non riguardano solo il vaccino miei cari signori, nel solo anno 2020 in Italia sono stati persi 945mila posti di lavoro e sono state chiuse oltre 300mila imprese per covid e crollo dei consumi, quindi chi analizza la situazione e crede di vedere in quelle piazze solo coloro che hanno paura del vaccino non ha capito bene l’antifona e non conosce bene la situazione d’Italia purtroppo.

Ma adesso la politica vuole sciogliere il “partito” o “movimento” di Forza Nuova che si è fatto portavoce, anche se in maniera subdola e ignorante, dei problemi di queste persone. Però si ignora che questo sarebbe un errore fatale e, per giunta, sarebbe il miglior modo per creare barricata attorno al movimento stesso e ingigantire quella mentalità fascista e violenta che è già fuori controllo.

Oggi, Forza Nuova si muove in maniera ufficiale e, se si vogliono capire le loro intenzioni è facile. Però, la domanda viene da se, una volta che questo gruppo utilizza metodi criptati e nascosti, come la chat di Telegram o raduni segreti, non sarà poi più difficile capire le loro intenzioni e il loro operato?

Il movimento fascista, che fino a qualche anno fa non calcolava nessuno, continua la sua ascesa facendo terra bruciata di quel malcontento ignorato fortemente dalla politica, che oggi in alcune delle grandi città risulta essere più del 50%, e che in situazioni più assurde trova nella comunità un suo punto di forza. Anche se quella comunità è costruita su ideali e pensieri malati.

Il miglior modo per sciogliere Forza Nuova e tutto quel malcontento è capire le problematiche di quelle persone scese in piazza l’altro giorno e risolverle.

Capire per quale motivo tutte quelle persone siano scese in piazza è la massima priorità in questo momento per far si che il malcontento non si diffonda. La battaglia contro Forza Nuova? La lasciamo alla magistratura.

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