Home Politica Europa: L’Italia può vincere la guerra contro le etichette alimentari francesi

Europa: L’Italia può vincere la guerra contro le etichette alimentari francesi

by Nik Cooper

Solo poche settimane dopo aver firmato uno storico trattato per rafforzare la cooperazione con Parigi, l’Italia sta raddoppiando i suoi attacchi su un fronte transalpino dove probabilmente non avrà vita facile contro la Francia per quanto riguarda il cibo.

La sfida epica con la Francia a cominciare dai vini, per poi passare dai formaggi e per finire con gli strepitosi dessert, è  difficile da vincere, ma l’obiettivo dell’Italia è demolire la credibilità di Nutri-Score, un sistema di etichettatura alimentare francese che considera una minaccia al nostro patrimonio culinario.

Presentato come un potenziale standard dell’UE, Nutri-Score utilizza bande semaforiche dal rosso al verde per avvertire di cibi grassi e salati, con orrore dei gastronomi italiani, che affermano che penalizza ingiustamente prelibatezze che vanno dall’olio d’oliva al parmigiano.

Dopo diversi anni in cui l’Italia è sembrata isolata nella sua campagna per impedire che Nutri-Score diventi la norma in tutti i supermercati europei, Roma sostiene che ora sta cambiando la tendenza e sta portando Madrid dalla sua.

L’argomento dell’Italia è che i paesi mediterranei devono prendere una posizione comune per proteggere i cibi iconici che possono essere contrassegnati da un’avvertenza sanitaria di colore rosso vivo, ma che da tempo sono parte integrante di una dieta regionale che promuove la longevità.

“Pensavo che fosse una battaglia persa”, ha detto il ministro italiano per l’alimentazione e l’agricoltura Stefano Patuanelli al parlamento italiano a dicembre.

“Ora la Spagna ha comunicato di aver cambiato totalmente posizione, quindi è contro Nutri-Score. La Francia sta avendo grossi problemi interni”, ha affermato.

In seguito è andato oltre e ha affermato che, se la Spagna rende ufficiale la sua opposizione, “c’è una minoranza di blocco che non consente [una possibile proposta della Commissione su Nutri-Score] di passare al Consiglio”.

In un altro – potenzialmente fatale – colpo di coltello contro Nutri-Score, inventato da scienziati francesi sostenuti dal governo, l’autorità italiana garante della concorrenza ha lanciato un’indagine contro il gigante francese dei supermercati Carrefour e altre aziende alimentari in tutta Europa che hanno già iniziato a timbrare l’etichetta sui prodotti che vendono in Italia.

Se l’indagine dovesse portare a sanzioni contro i giganti dei supermercati o le multinazionali che utilizzano l’etichetta, ciò potrebbe rappresentare un grosso ostacolo alle prospettive che il programma di etichettatura nutrizionale venga introdotto come obbligatorio in tutta l’UE.

La Commissione europea deve selezionare uno schema di etichettatura entro la fine dell’anno nell’ambito del suo programma del Green Deal per spingere i consumatori verso scelte alimentari più sane. L’etichetta alternativa italiana, Nutrinform, prende la forma di una batteria in carica azzurra.

L’Italia è ormai convinta che le placche tettoniche della diplomazia alimentare si stiano spostando grazie alla sua instancabile campagna di lobbying anti-Nutri-Score in patria e a Bruxelles, che conta sul sostegno di tutti i principali partiti politici, oltre a sindacati contadini e alcuni colossi del cibo come Ferrero.

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