Il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro italiano Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno discusso dell’Afghanistan giovedì in telefonate separate, sottolineando l’importanza di affrontare le questioni umanitarie nel paese.
Le discussioni sono arrivate quando i ministri degli esteri del G7 hanno chiesto alla comunità internazionale di unirsi nella sua risposta alla crisi afghana per evitare che si aggravi ulteriormente.
Putin e Draghi si sono espressi a favore del consolidamento degli sforzi internazionali, anche attraverso il blocco del G20, al fine di promuovere la pace e la stabilità in Afghanistan, ha affermato il Cremlino in una nota.
L’Italia detiene la presidenza di turno del Gruppo dei 20 e sta valutando di convocare un vertice speciale per affrontare la presa del potere da parte dei talebani in Afghanistan, ha affermato una fonte diplomatica a Roma.
In una dichiarazione da Roma, l’ufficio di Draghi ha affermato che lui e Putin hanno avuto una “discussione sostanziale” sulla situazione in Afghanistan e sulle sue implicazioni regionali.
Hanno anche esaminato le linee guida che la comunità internazionale potrebbe seguire “per ripristinare la stabilità dell’Afghanistan, combattere il terrorismo e il traffico illegale e proteggere i diritti delle donne”, afferma la nota italiana.
In una dichiarazione separata, l’ufficio di Draghi ha affermato che il leader italiano ha parlato giovedì anche con il presidente francese Emmanuel Macron.
“Durante la telefonata i due leader hanno discusso delle diverse implicazioni della crisi afghana, compresa la gestione dei flussi migratori e la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel Paese”, si legge nel comunicato.
Putin ha anche parlato con Macron nella giornata di oggi, discutendo dell’Afghanistan sotto il dominio dei talebani e dell’importanza di garantire la sicurezza dei civili, ha detto il Cremlino.
Putin e Macron hanno anche discusso di questioni relative a Karabakh, Iran e Ucraina, tra gli altri, e hanno deciso di continuare i contatti personali, ha affermato il Cremlino in una nota.