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Covid-19 – Situazione in Italia

by Redazione

La situazione in Italia: 9 marzo 2020, ore 18.00


POSITIVI

7985


DECEDUTI

463


GUARITI

724

Conferenza stampa delle ore 18 dell’9 marzo

  • 9172 i casi totali, le persone attualmente positive sono 7985, 463 deceduti e 724 guariti.

Tra i 7985 positivi:

  • 2936 si trovano in isolamento domiciliare
  • 4316 ricoverati con sintomi
  • 733 in terapia intensiva

Covid-19 – Situazione nel mondo

Situazione internazionale

Ultimi dati OMS (Fonte: Health Emergency Dashboard, (09 Marzo, ore 10.00 CET)

Globale

  • 109.577 casi confermatinel mondo dall’inizio dell’epidemia*
  • 3.809 morti

Cina

  • 80.904 casi confermati clinicamente e in laboratorio
  • 3.123 morti

Altri Paesi

  • 28.673 casi confermati in 103 altri Paesi
  • 686 morti

* Avviso: i dati OMS includono dal 17 febbraio i
casi confermati in laboratorio e quelli clinicamente diagnosticati
(attualmente applicabili solo alla provincia di Hubei-Cina).

Coronavirus, nuovo decreto “#iorestoacasa” estende a tutta Italia limitazioni aree più colpite

Stop agli spostamenti, scuole chiuse fino al prossimo 3 aprile, blocco di ogni manifestazione sportiva, compresi i campionati di calcio. “Da oggi ci sarà l’Italia zona protetta, le misure già previste dal Dpcm dello scorso 8 marzo saranno valide sull’intero territorio nazionale”. Ad annunciare il nuovo provvedimento è stato il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa la sera del 9 marzo.
Il testo, dopo la firma del Presidente del Consiglio Conte, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e le nuove misure saranno operative già dal 10 marzo.
 
“Siamo consapevoli di quanto sia difficile modificare le nostre abitudini. Ma purtroppo non c’è tempo. I numeri ci dicono di una crescita importante dei contagi, dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi. Ai loro cari va la vicinanza di tutti gli italiani. Le nostre abitudini vanno cambiate ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia, e lo dobbiamo fare subito. Adotteremo misure più forti per contenere il più possibile l’avanzata del coronavirus e per tutelare la salute di tutti i cittadini”, ha spiegato il premier. 

“Sto per firmare un provvedimento che potrei definire così: #iorestoacasa. Non ci saranno più “zona rossa” o “zona 1 e zone 2″, ci sarà solo l’Italia zona protetta. Saranno quindi da evitare spostamenti su tutto il territorio nazionale a meno che non siano motivati da ragioni di lavoro, necessità o salute. Estenderemo tutte le misure già previste dal Dpcm dello scorso 8 marzo su tutto il territorio nazionale. Inoltre – ha concluso Conte – aggiungiamo anche un divieto degli assembramenti sia all’aperto che nei locali chiusi. Sono costretto ad intervenire in maniera decisa per tutelare la salute dei tutti e in particolare quella dei più fragili”.

Coronavirus, le misure aggiornate per contenere l’emergenza

Sono in vigore le ulteriori disposizioni adottate con decreto del presidente del Consiglio dei ministri (dPCM) 25 febbraio 2020
per l’attuazione del decreto legge n.6/2020, che introduce misure
urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza
epidemiologica da COVID-19.

Il nuovo decreto, adottato su proposta del ministro della Salute e
sentito, tra gli altri, il ministro dell’Interno, prevede tra le varie
misure:

– il divieto di libero accesso, domenica 1° marzo, su tutto il territorio nazionale, agli istituti e ai luoghi della cultura;

– la sospensione fino al 15 marzo prossimo di viaggi d’istruzione,
iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche
programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

– la riammissione, sempre fino al 15 marzo, nelle scuole di ogni
ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a 5
giorni dietro presentazione di certificato medico;

– misure sul lavoro agile.

I prefetti assicurano l’esecuzione delle  misure su
tutto il territorio nazionale, avvalendosi delle Forze di polizia e, se
necessario, delle Forze armate, sentiti i competenti comandi
territoriali. Le prefetture monitorano costantemente,
nell’ambito dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza
pubblica, l’evolversi della situazione, favorendo lo scambio di
informazioni e il coordinamento degli interventi.

Attenzione alle fake news: cosa possono fare i cittadini

La Polizia di Stato ha segnalato la diffusione tramite social media e chat di messaggi falsi, le cosiddette fake news, sull’andamento dell’emergenza e sulle misure adottate, che generano allarme ingiustificato.

A questo proposito, la Polizia invita i cittadini a non condividere eventuali messaggi di allarme ricevuti e segnalarli tramite il sito della Polizia postale e delle comunicazioni commissariatodips.it.

Per informazioni e aggiornamenti sull’evoluzione della situazione e sulle relative disposizioni sono attivi il numero di pubblica utilità 1500 e i numeri verdi regionali. On line e in rete sono consultabili i siti web e gli account social istituzionali ufficiali.

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