Corse saltate, ritardi e convogli vecchi: I Treni da incubo della regione Lazio

La gestione della rete ferroviaria nella Regione della Capitale, il Lazio, è imbarazzante e riuscire a prendere un treno, negli ultimi tempi, è quasi più difficile di un terno al Lotto.

Già, perché, malgrado le carenze di personale – aggravate dai macchinisti contagiati per via della pandemia – e i treni vecchissimi, nella Regione, si è fatto poco o nulla per mettere i cittadini nelle condizioni di poter accedere ai servizi di prima necessità.

A farne parola è il vicepresidente dell’Assemblea capitolina, Paolo Ferrara, che in una nota sostiene che la Pisana sta sostanzialmente prendendo in giro i cittadini. “La disperazione corre sui binari regionali: dopo la Roma-Lido, l’odissea dei pendolari, fra assembramenti e disagi, è sulla Roma-Viterbo, dove negli ultimi quattro giorni si è viaggiato a una media di ben 20 treni cancellati quotidianamente” segnala il pentastellato.

“È dal 2016 che la Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti reitera annunci per l’arrivo di nuovi treni su entrambe le linee. Apprendiamo che solo pochi giorni fa è stato firmato dal notaio il contratto per la fornitura dei primi 11 nuovi treni, di cui 6 sulla Roma-Viterbo e 5 sulla Roma-Lido”.

“Peccato che i primi due arriveranno non prima di ottobre 2023. Come al solito – prosegue Ferrara – da Zingaretti solo chiacchiere su chiacchiere, mentre la gente che lavora e si alza all’alba viene devastata da questo stillicidio devastante e continuo”.

La gente è furiosa e frustrata da una politica inerme e immobile e sui social impazzano meme e critiche di un servizio ritenuto scadente.

La situazione della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo è quella più critica. Negli ultimi giorni sono saltati una media di quasi due convogli su dieci, improponibile. Si invita la Regione Lazio a risolvere quanto prima il disagio, la gente non ne può più.

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