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Caso Palamara: Una vicenda inquietante che serve da svolta per la legalità

by Romano Franco

La vicenda Palamara continua a sviluppare dei retroscena inquietanti. Ultima, non per importanza, è la spiegazione dell’ex membro del Csm, ex capo dell’Anm (l’associazione magistrati) nonché decisore delle nomine ed ex membro di rilievo di quel potere occulto che sfugge agli occhi dello Stato e dei cittadini.

“Le spiego una cosa fondamentale per capire cosa è successo in Italia negli ultimi vent’anni. Un Procuratore della repubblica in gamba, se ha nel suo ufficio un paio di aggiunti e di sostituti svegli, un ufficiale di polizia giudiziaria che fa le indagini sul campo altrettanto bravo e ammanicato con i servizi segreti, e se questi signori hanno rapporti stretti con un paio di giornalisti di testate importanti e soprattutto con il giudice che deve decidere i processi, frequentando magari l’abitazione…Ecco, se si crea una situazione del genere, quel gruppo e quella procura, mi creda, ha più potere del Parlamento, del premier e del governo intero. Soprattutto perché fanno parte di un “Sistema” che li ha messi lì e che per questo li lascia fare, oltre ovviamente a difenderli”.

Il passo del libro di Palamara è agghiacciante. Saperlo per sentito dire e sentirlo da chi lo ha vissuto cambia notevolmente lo scenario. Come può un potere occulto che trama nell’ombra essere anche garante di giustizia? C’è un problema di base.

La magistratura è un organo che ha raggiunto un apice di potere assurdo, costruendosi una roccaforte di segreti e protezione coinvolgendo, politici, forze dell’ordine, servizi segreti e tutti coloro che facevano da scudo al sistema elitario che hanno creato con gli anni.

Il libro di Palamara spiega come era strutturato quello che lui definisce “Il Sistema”, un gruppo di giudici e giornalisti organizzato per filo e per segno per poter ampliare sempre di più questo potere incontrastato.

Il libro denuncia il sistema ad hoc per integrare all’interno del gruppetto solo persone “disoneste”, coloro che si devono attenere alle regole. Quando crei delle barriere nel tuo sistema, che dovrebbe essere garante del diritto ma che invece è tutt’altro, non puoi permettere di inglobare all’interno del tuo organismo persone oneste. “Altrimenti il giocattolo si rompe”.

Lo scenario presentato da Palamara è proprio questo. Un sistema disonesto basato sui favoritismi e sui rapporti clientelari.

Palamara sostiene che la magistratura diventa molto più potente del potere democratico e legittimo quando riesce a mettere insieme un gruppo di Procuratori, sostituti, giudici, poliziotti e giornalisti.

Palamara mette nero su bianco nomi, dettagli ed episodi che avvalorano sempre di più la sua versione. Secondo l’ex membro del Csm tutto è organizzato secondo una logica di potere, dominata dalle correnti dei magistrati, e questa logica di potere costruisce non solo la struttura dirigente della magistratura ma decide anche quali inchieste vadano aperte e quali no, e spesso determina persino le sentenze. Ed è qua il fulcro del potere. Con le inchieste e le sentenze si ricatta la politica, e tramite i giornali, che fanno da cassa di risonanza, si incanala l’opinione pubblica con bugie ed espedienti atti a cambiare la vita e i pareri delle persone.

Ecco perché, anche gli esperti del diritto devono pagare i loro errori, alla stregua dei medici. Come si può decidere sulla vita delle persone in maniera così leggera e frivola senza subire conseguenze di una decisione ingiusta nei confronti di un innocente. Pretendere giustizia significa protendere verso il giusto, e come si può non penalizzare un magistrato che prende una decisione sbagliata? Giudicare male una sentenza o accanirsi su una persona senza ottenere nulla è un utilizzo improprio delle risorse dello Stato. Oltre al fatto che ogni caccia alla streghe fatta in maniera impropria mina gravemente uno dei 3 poteri fondamentali dello Stato. Quindi, perché i giudici non devono pagare per i loro errori? Quanti innocenti sono stati condannati e quanti colpevoli assolti in questi vent’anni per colpa del gioco delle correnti?

La vicenda Palamara è solo la punta di un Iceberg molto grande. E proprio come un Iceberg, la parte più grande deve ancora venire a galla. Come giornale e opinione pubblica si deve pretendere una svolta a questa “mafia legalizzata” garante del diritto; è di vitale importanza! Altrimenti, se il potere garante della giustizia si comporta in maniera illecita la sua credibilità verrebbe compromessa, talmente tanto, da non essere più seguito; finendo per sfociare nell’anarchia totale.

 

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