Giulio Regeni era nato a Trieste il 15 gennaio 1988. Oggi avrebbe compiuto 32 anni. Giulio era un dottorando dell’Università di Cambridge, nel Regno Unito, rapito in Egitto il 25 gennaio 2016, ritrovato senza vita il successivo 3 febbraio nei pressi di una prigione poco distante dai Servizi segreti egiziani, più precisamente a Il Cairo, in un fosso lungo l’autostrada per Alessandria.
Il corpo di Giulio nudo mostrava evidenti segni di percosse e torture e tutta la dinamica portò a supporre un suo coinvolgimento nel movimento sindacale in opposizione al generale al-Sisi, ma queste teorie non sono mai state confermate. Tra le cause della morte furono prese in considerazione dall’Egitto il traffico di stupefacenti e l’incidente stradale.
In seguito all’omicidio del ragazzo, i vari depistaggi da parte del governo egiziano hanno portato a una grave crisi diplomatica tra Italia ed Egitto. Non si conosce la data esatta del decesso di Giulio, ma le fonti fanno risalire la morte a 10 ore prima del ritrovamento del cadavere. In uno scontro a fuoco del 24 marzo 2016, la polizia egiziana uccide 4 persone indicate come presunti sequestratori di Giulio Regeni, entrando in possesso durante l’operazione di una borsa contenente documenti e carta di credito appartenenti alla vittima, incluso un pezzo di hashish, un dettaglio che avvalora la causa dell’omicidio per motivi legati alla droga, tesi sempre smentita dalla famiglia di Giulio.
Impossibile stabilire con certezza le cause che hanno portato alla morte del giovane e impossibile riassumere tutta la vicenda in poche righe. Sperando un giorno di scoprire la verità, non possiamo far altro che dire: Buon compleanno, Giulio.
