La faida tra Stato e Regione Calabria ha il suo epilogo. Il Tar annulla l’ordinanza della Calabria, che permetteva il servizio ai tavoli per bar e ristoranti. Così arriva la risposta della governatruce Jole Santelli: “Prendiamo atto della decisione del Tar, ma non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca una battuta d’arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo 2 mesi di lockdown e dopo i sacrifici dei cittadini. Una scelta così importante spettava alla Corte costituzionale, unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto governo-Regioni. Il Governo Conte ha poco da esultare: si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità”.
Atteggiamento alquanto incosciente quello della Santelli che aveva fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la prima fase della tragedia covid-19, la vittoria di Pirro sarebbe stata quella di riaprire, con qualche tavolino, locali già in crisi nera per la chiusura frozata. Un locale ha bisogno di affluenza per guadagnare e dare lavoro ai suoi collaboratori, la prevenzione in questo momento è l’unica misura per arginare il problema e ritornare il prima possibile alla normalità. Ognuno la può pensare come vuole ma aprire e chiudere in un momento così delicato significherebbe la chiusura definitiva per alcuni. Capisco la rabbia ma essere costretti ad un continuo contrasto fa distogliere l’attenzione dai problemi più urgenti.