Ormai appare evidente che ci sono fratture sia nel governo ma, adesso, anche nel centro destra sulla questione irrisolta del MES.
Ieri sera nella trasmissione di Martedì sul la7 Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente, ha tenuto una posizione assolutamente contraria a quella del duo Salvini e Meloni, manifestando una linea di condotta meno dura nel confronti di Conte e, però, ha anche detto che: «Per il futuro ci vorrà un governo davvero rappresentativo degli italiani. Ma ora ci interessa di più far sì che Conte non commetta gli errori che sta facendo: per esempio quello clamoroso di dire all’Europa sul Mes “faremo da soli” e rinunciare così ad utilizzare i circa 36 miliardi (da destinare in campo sanitario) che potremmo ottenere, senza condizioni, ovviamente dal Mes per consolidare il nostro sistema sanitario».
Non è, comunque, sicuro, secondo quanto sostenuto dagli esperti, che non ci saranno condizionalità future che, invece, dovrebbero persistere solo nella fase dell’emergenza sanitaria. Mentre potrebbero venire meno in qualsiasi momento in fase successiva con gravi effetti sulla vita degli italiani che sarebbero chiamati ad una austerità durissima. È noto che nella maggioranza si fronteggiano due correnti di pensiero su questi aiuti, come peraltro sull’intero pacchetto di proposte sul tavolo europeo, che saranno all’attenzione dei capi di governo.
Ma ora il leader di Forza Italia, che è notoriamente europeista, rilancia strategie e idee politiche diverse e, quindi, da indiscrezioni si apprende la forte irritazione negli ambienti degli alleati di coalizione. Una pia illusione, quindi, avere unità di posizioni e intenti nelle due coalizioni figurarsi tra tutti i protagonisti della politica italiana.