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Baganza, un torrente tra passato e futuro

by Nicola Comparato

Il Baganza è un torrente dell’Emilia Romagna in provincia di Parma, lungo circa 50 km che nasce di poco a est del Passo della Cisa, alle falde del Monte Borgognone nell’Appennino Parmense, e che sfocia nel Torrente Parma. La sua area di bacino è di 228 km2 e nel suo percorso sfiora le località di Berceto, Fugazzolo, Casaselvatica, Ravarano, Calestano, Ronzano, Marzolara, San Vitale Baganza, Felino, Sala Baganza (dove tocca il Parco Regionale dei Boschi di Carrega), San Ruffino e infine Gaione.
Il torrente, che scorre nell’omonima Val Baganza, il 13 ottobre del 2014 balzò agli onori della cronaca per la sua esondazione in seguito a forti precipitazioni che ne provocarono l’ingrossamento. Prima con lo straripamento a Calestano, provocando seri danni, poi esondando a Parma, presso il Ponte Carrettieri, poco distante dalla confluenza col Torrente Parma che nel frattempo registra una piena a dir poco impressionante.

In breve tempo vengono inondati i quartieri Montanara e Molinetto e le conseguenze sono blackout e danni alle infrastrutture e alle linee telefoniche, portando anche al crollo del Ponte della Navetta. Importante e significativo il ruolo dei cittadini volontari gli Angeli del fango, della Protezione civile, dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine nel gestire la situazione.
A distanza di più di 5 anni, il ricordo di quel giorno è ancora vivo negli occhi di chi purtroppo ha vissuto quei momenti. E anche se il nuovo Ponte della Navetta ha portato un po’ di speranza, la preoccupazione che la storia si ripeta è ancora tanta. Cosa fare per evitarlo? Pulire i corsi d’acqua da ciò che ha ristretto il loro percorso, costruire dighe o progettare impattanti e costose casse di espansione?

Nel servizio mostriamo alcune fotografie del torrente Baganza scattate tra Poggio di Sant’Ilario Baganza e San Vitale Baganza, rispettivamente frazioni dei Comuni di Felino e Sala Baganza.

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