Home In evidenza Arrestato in Francia Maurizio Di Marzio, ex membro delle Brigate Rosse

Arrestato in Francia Maurizio Di Marzio, ex membro delle Brigate Rosse

by Freelance

E’ stato l’unico sfuggito all’esecuzione, a fine aprile, dei mandati di cattura emessi dall’Italia nei confronti di dieci ex Br, attivisti di estrema sinistra. Maurizio Di Marzio, 61 anni, residente in Francia dagli anni ’90, è stato arrestato lunedì 19 luglio su richiesta delle autorità italiane. Lo stanno rivendicando per una condanna per tentato rapimento nel 1982.

Questi attivisti, alcuni dei quali appartenenti alle Brigate Rosse, sono rivendicati dall’Italia, che li accusa di aver commesso attentati nel loro Paese negli anni 1970-1980, nei famosi “anni di piombo”.

Il 28 aprile, sette di loro sono stati arrestati nelle loro case e altri due si sono presentati in tribunale il giorno successivo. Maurizio Di Marzio, il cui mandato di cattura è scaduto il 10 maggio, è fuggito. Secondo fonti a conoscenza della questione, non era più attivamente ricercato dalle autorità francesi. Ma l’8 luglio, la Corte d’Appello di Roma ha stabilito che il mandato alla fine non era prescritto.

L’ex brigadista è stato messo in custodia cautelare lunedì e dovrà essere presentato entro 48 ore alla Corte d’Appello di Parigi, che dovrà decidere sulla sua eventuale custodia cautelare o rilascio sotto controllo giudiziario.

Maurizio Di Marzio è rivendicato dal nostro Paese per l’esecuzione della restante – cinque anni e nove mesi – di una condanna a quattordici anni di reclusione, in particolare per il suo ruolo nel tentato sequestro nel 1982 di un viceprefetto di polizia di Roma, Nicola Simone, rimasto gravemente ferito nell’attentato.

“Ho fatto un sacco di cose stupide e non le farò più, sono cambiato”, ha detto alla rivista italiana Panorama qualche anno fa. “Ho già trascorso sei anni in prigione. Non ho mai ucciso nessuno”, ha aggiunto il ristoratore, capo di un’osteria italiana a Parigi, dicendosi “perseguitato” dalle autorità del suo Paese. È stato arrestato nel 1994 a Parigi, ma la procedura di estradizione non è stata completata.

Gli altri nove ex attivisti, sette uomini e due donne, di età compresa tra 63 e 77 anni, sono stati rilasciati alla fine di aprile. Sono comparsi a giugno davanti alla Corte d’appello di Parigi, incaricata di esaminare la validità delle richieste di estradizione.

La corte dovrebbe dire il 29 settembre se sta chiedendo o meno alle autorità italiane ulteriori informazioni su queste richieste, definite di “vendetta politica” dalla difesa.

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