Home Attualità Archiviato piano assicurativo per rischi legali MPS, il Tesoro valuta altre opzioni

Archiviato piano assicurativo per rischi legali MPS, il Tesoro valuta altre opzioni

by Freelance

Di Mimmo Di Maggio

Il Dipartimento del Tesoro italiano sta esplorando un piano per ridurre la maggior parte dei rischi legali che gravano sulla banca Monte dei Paschi, dopo aver accantonato un sistema assicurativo alternativo troppo costoso.

Rischi legali di circa 10 miliardi di euro rappresentano da tempo uno dei principali ostacoli agli sforzi dell’Italia per tagliare la quota del 64% che lo Stato possiede nel Monte dei Paschi (MPS) dopo un salvataggio del 2017.

L’assenza di una soluzione definitiva ai problemi legali minaccia di prolungare ulteriormente la lotta del Tesoro per riportare MPS in mani private.

Il governo del presidente del Consiglio Mario Draghi è sotto pressione per trovare una soluzione per MPS, che necessita di più capitali, secondo gli esperti, dopo il suo salvataggio statale di 5,4 miliardi di euro.

Dopo mesi di tese trattative, la scorsa settimana MPS ha firmato una bozza di accordo con il suo ex principale investitore, la fondazione bancaria locale Fondazione Monte dei Paschi, per risolvere le controversie legali in sospeso.

L’accordo storico ridurrà i reclami di 3,8 miliardi di euro. Il Tesoro sta lavorando per ridurre ulteriormente i rischi legali rimanenti al di sotto dei 5 miliardi di euro.

Ma anche dopo aver tagliato i crediti, le tre fonti hanno affermato che uno schema su cui il Tesoro sta lavorando da mesi per consentire a MPS di assicurare i propri rischi legali e facilitare la ricerca di un acquirente è troppo costoso per le finanze indebolite della banca toscana.

In base al regime, l’agenzia statale di assicurazione delle esportazioni SACE e altri soggetti privati ​​avrebbero fornito protezione per i rischi contro il pagamento di tasse.

Lo schema, tuttavia, non è riuscito a risolvere anche un altro problema chiave: la responsabilità solidale MPS e il suo acquirente rimarrebbero soggetti alla legge italiana nei confronti dei potenziali attori.

Il Tesoro ha ora rilanciato un piano precedente che prevedeva lo scorporo dei rischi legali di MPS e il loro mantenimento nelle mani dello stato, una mossa che necessita dell’autorizzazione delle autorità garanti della concorrenza dell’Unione europea.

Le delibere sono ancora preliminari e una decisione su come procedere può essere presa solo d’accordo con l’acquirente di Mps, ha detto una delle fonti, aggiungendo che se Roma optasse per lo spin-off sarebbe un processo lungo e complesso.

Il Tesoro ha cercato di convincere UniCredit ad investire nel suo rivale in difficoltà, ma la banca numero 2 in Italia è concentrata su un rinnovamento interno sotto il nuovo CEO Andrea Orcel.

Si prevede che i risultati degli stress test bancari di venerdì evidenzieranno la vulnerabilità di MPS, anche il fabbisogno di capitale non dovrebbe superare i 2,5 miliardi di euro che MPS ha già affermato che prevede di raccogliere entro la metà del 2022.

Il governo deve affrontare le richieste di ritardare la vendita da parte del Movimento 5 Stelle e della Lega. I rappresentanti sindacali hanno organizzato oggi una protesta a Roma chiedendo garanzie per i lavoratori MPS.

Martedì il viceministro dell’Economia Laura Castelli parlerà dei piani di riprivatizzazione del Tesoro davanti a una commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario guidata dalla deputata 5 Stelle Carla Ruocco.

Il Tesoro sta lavorando con Bank of America e Orrick per riprivatizzare MPS. Mediobanca e Credit Suisse stanno assistendo la trattativa.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento