Home In evidenza Antimafia, De Raho mette in guardia: “I fenomeni di terrorismo sono nati da formazioni non diverse da Forza Nuova”

Antimafia, De Raho mette in guardia: “I fenomeni di terrorismo sono nati da formazioni non diverse da Forza Nuova”

by Romano Franco

Dove il malcontento germoglia ecco che alle volte si sfocia nel sovversivismo e nell’anarchia. Così accade quando una classe politica come la nostra ignora da anni i problemi dei suoi cittadini che, ora come ora, non si sentono in alcun modo rappresentati. (Amministrative docet)

Una delle prove che dà credito a questa tesi è proprio questo scenario dove si vedono ascese e cadute di personaggi cosiddetti della provvidenza che, grazie alle loro castronerie e ai loro programmi di pura fantasia, riescono a far breccia nei cuori delle persone che, arrabbiate e confuse, votano l’ultimo arrivato con l’illusione che faccia pulizia.

E mentre la crisi di rappresentanza e democratica avanza con Mario Draghi, il decisore, appoggiato da una maggioranza che è d’accordo presso a poco su nulla, eccetto i soldi europei del Recovery Fund, orde di malcontento crescono.

E’ dello stesso avviso Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, che, in un’intervista a Repubblica, spiega il fenomeno pericoloso che man mano sta prendendo leva nel Paese.

“I fenomeni di terrorismo interno sono nati da formazioni non diverse da Forza Nuova che hanno inizialmente adottato il metodo violento. È sempre molto pericoloso lasciar correre. Il piano per legare assieme Forza Nuova e il movimento No Pass dimostra di per sé una strategia, rispetto alla quale il Paese si deve muovere perché non si scada in quelle forme di terrorismo che già abbiamo vissuto in passato”, dice De Raho.

“Di fronte a un assalto squadrista come quello subito dalla Cgil si pensa sempre a misure che possano accelerare l’intervento dello Stato – sottolinea il procuratore nazionale antimafia – ma la decisione spetta ad altri, non a me. Oltretutto un decreto di scioglimento è preceduto da una vasta istruttoria, che va a indagare l’operatività e il metodo di una specifica formazione politica. Non occupandomi di quell’istruttoria, non posso pronunciarmi. Osservo però che l’associazione è un istituto costituzionalmente garantito che si supera quando vi si intravedono elementi come la sovversione, la violenza, il metodo”.

“L’eventuale decreto di scioglimento sarebbe una misura di prevenzione sicuramente utile, laddove venisse valutata la sussistenza dei presupposti, e non limiterebbe né impedirebbe le attività di indagine, di prevenzione e di repressione. Aggiungo che uno Stato civile non deve nemmeno avere paura di creare vittimismo in chi persegue ideologie violente”.

Diverse indagini negli ultimi mesi hanno portato al ritrovamento di armi legate a movimenti estremisti, conferma De Raho, “ma non è detto che siano la prova dell’operatività armata della formazione”.

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