Ocse avvisa l’Italia: La spesa provvidenziale è troppo alta, servono riforme mirate

E mentre l’Italia si appresta a ricevere le risorse europee del Pnrr, i rappresentanti dell’Ocse in audizione telematica con la commissione Bilancio del Senato mandano un monito all’Italia seguito dal solito Rapporto annuale economico. “L’Italia – dice Ocse – dovrebbe dare un sostegno finanziario mirato finché la ripresa non è in corso e poi deve investire nelle infrastrutture verdi e riformare la giustizia”.

La crescita del nostro Paese prevista dall’organizzazione è del 6% quest’anno e del 4,1% nel 2022 e il Pil tornerà ai livelli del 2019 entro metà del 2022, spiega ancora Ocse.

“Il rimbalzo a breve termine è un punto importante ma l’Italia non può tornare ai livelli di crescita pre-covid perché erano troppo bassi”, sottolineato i rappresentanti.

Secondo l’Organizzazione l’Italia deve necessariamente fare una riforma fiscale perché “ha il quinto cuneo fiscale più alto dell’Ocse e questo non incoraggia il lavoro in un paese in cui il lavoro dipendente rappresenta il 57% della popolazione attiva” contro il “67% del resto dell’Ocse”.

“Il governo – aggiungono i rappresentanti – ha riconosciuto” questo problema e ha ridotto il cuneo “soprattutto per giovani e donne” e per il “Sud”. Ma una “riduzione permanente del cuneo fiscale sarebbe importante soprattutto per quanto riguarda le donne”.

L’ammonizione da parte dell’Ocse riguarda le pensioni, infatti secondo l’Organizzazione “l’Italia spende per pensioni e servizi del debito molto di più rispetto agli altri paesi Ocse e questo penalizza i giovani e le prospettive di crescita future”.

“L’Italia è in un’ottima posizione ma il Pnrr impone un’agenda impegnativa da un punto di vista amministrativo”, dice Ocse che consiglia investimenti e riforme nella Pubblica Amministrazione con assunzioni e contratti flessibili per quanto riguarda i giovani.

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