La riunione di ieri con il Comitato Tecnico Scientifico ha fatto tirare le somme che, insieme all’incontro di oggi con le Regioni e gli enti locali, serviranno come raccolta dati per il Dpcm di martedì. Le nuove misure saranno in vigore da giovedì.
Nel vertice di ieri, con il ministro della Salute Roberto Speranza, si è deciso il termine della quarantena per i positivi che sarà di 10 giorni e non più di 14, servirà solo un tampone in uscita che certifichi la negatività.
Mascherina all’aperto anche per le passeggiate, no per lo jogging, mentre, feste private e movida sono finite sul banco degli imputati poiché considerati veicolo di contagio. Stop anche agli sport amatoriali con contatto.
Congressi e manifestazioni pubbliche al chiuso avranno un numero limitato di presenze; eccezion fatta per alcuni teatri come La Scala di Milano e il San Carlo di Napoli che hanno un numero massimo di capienza già indicato di massimo 200 spettatori.
Si sta pensando di incentivare lo smart working per la pubblica amministrazione, portandolo al 70%. Il governo, inoltre, invita i cittadini a mettere le mascherine, tra non conviventi, anche all’interno delle abitazioni.
Il governo esclude nuovi lockdown generali, come a marzo. “Lo voglio dire chiaramente, l’Italia non può permettersi un nuovo lockdown, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale”, ha spiegato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Non c’è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole”, ha poi garantito, dal canto suo, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “Il governo sta valutando l’utilizzo dei test rapidi anche per le scuole, come sto chiedendo da tempo”.
Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia convoca per oggi, lunedì 12 ottobre, una cabina di regia con le Regioni e gli enti locali per fare il punto prima del prossimo Dpcm.
Le dichiarazioni del ministro Speranza
Il ministro Speranza, a Che tempo che fa, dice: “Il quadro epidemiologico in Europa è peggiorato, e il numero dei contagi è cresciuto anche in Italia, anche se i numeri sono ancora molto inferiori rispetto ad altri Paesi. Ma l’Italia non può essere considerata fuori da questo contesto. Il numero è estremamente cresciuto e questo ci porta a un cambio di fase. Dopo molte settimane in cui tendevamo ad allargare le maglie della rete, ora siamo costretti a restringere le maglie. Il Dpcm significherà un cambio di marcia con misure che non saranno ancora come quelle del passato, ma ci consentiranno di tenere sotto controllo la situazione, provando a giocare d’anticipo. Con i provvedimenti di Governo e Regioni, e i comportamenti corretti delle persone, possiamo poi evitare misure più drastiche. Saranno vietate le feste private, proveremo a incidere su aspetti della vita delle persone che non sono essenziali. Abbiamo investito sulle scuole, che riteniamo essenziali, e teniamo i ragazzi in sicurezza all’interno delle scuole, ma non all’esterno. Ecco perché tra le misure ho proposto che vengano vietate le feste private” ha aggiunto Speranza a “Che tempo che fa”, anticipando le misure contenute nel prossimo Dpcm.
“Ovviamente aumenteremo i controlli, ma mi fido molto dei genitori e delle persone. Sono convinto che la stragrande maggioranza delle persone seguirà il divieto, così come avvenuto nei mesi più difficili”, ha precisato. “Speriamo di firmare il Dpcm già domani sera”. Sono queste le dichiarazioni di Speranza nello studio di Fazio su Rai 3.
“Siamo in un cambio di fase e bisogna stringere le maglie e nel Dpcm ci sarà un cambio di marcia anche con misure su aree più a rischio. Proviamo a giocare di anticipo per alzare il livello di attenzione. Cts ha deciso 10 giorni di quarantena su base dati scientifici. I contatti dei casi positivi devono stare in quarantena. Fino a ieri era una quarantena di 14 giorni, oggi il Cts, anche per alleggerire il carico che si sta sviluppando dentro la nostra società, è arrivato a decidere 10 giorni come aveva già fatto la Germania sulla base di dati di evidenza scientifica che ci dicono che dal decimo giorno in poi il rischio che si corre è molto basso” ha detto Speranza.
Cts: “Tamponi a medici e pediatri!”
Il via libera arriva dal Comitato Tecnico Scientifico: “In coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela, sottolinea l’esigenza di aggiornare il percorso diagnostico per l’identificazione dei casi positivi così come la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti”. Lo sottolinea il Cts in una nota, in cui spiega le decisioni prese al termine della riunione.
Tra queste, il Comitato ha ridefinito i criteri dell’isolamento fiduciario dei contatti stretti dei casi confermati positivi al virus SARS-CoV-2. Il Cts sottolinea che “per il raggiungimento dell’obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività al virus SARS-CoV-2, si ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi, al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese”.
Test in arrivo nelle scuole
“In queste ultime ore abbiamo iniziato ad utilizzare anche i test antigenici che sono test più rapidi e che ci aiuteranno: 5 milioni sono in arrivo, verranno usati nelle scuole, stiamo lavorando per provare ad aprire anche l’opportunità di un utilizzo negli studi dei medici di medicina generale e questo potrebbe essere chiaramente un grande passo in avanti” ha detto Speranza.
E in merito alle code per i tamponi ha risposto: “In queste ore è stato fatto un lavoro straordinario. Si raddoppieranno i drive-in nel Lazio a partire da domani, c’è un lavoro importante di rafforzamento della nostra rete territoriale”. Sul piano dei reagenti “il problema è stato risolto dal commissario Arcuri già da diversi mesi. È chiaro che dobbiamo continuare a lavorare su questo terreno, a marzo e ad aprile si facevano circa 30mila tamponi ora siamo a 130mila al giorno”.
Cosa succede all’asintomatico che non negativizza?
L’asintomatico che non negativizza, dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena e saranno “liberi”. E’ una delle misure approvate dal Cts che confluiranno in una circolare del ministero della Salute. Il protocollo definito prevede dieci giorni di quarantena e un tampone molecolare. Se l’esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare. Anche in caso di positività sarà comunque ‘libero’: studi internazionali, sottolineano dal Cts, affermano infatti che dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare.
Vaccino antinfluenzale
“Dalle Regioni è stato acquistato il 70% in più dei vaccini antinfluenzali e il mio invito è di fare il vaccino” ha detto Speranza rispondendo a una domanda sulla carenza di vaccini. “La campagna antinfluenzale – ha tenuto a sottolineare il ministro – sta partendo in anticipo in tutte le regioni.
Le norme anti-Covid che saranno introdotte con il nuovo Dpcm, forse già sta sera o al più tardi martedì, “avranno valenza nazionale, le Regioni hanno la possibilità di adottare misure più restrittive, mentre per quelle meno restrittive devono avere l’intesa del ministro della Salute” ha reso noto infine Speranza.