Milano – Aereo di piccole dimensioni precipita a San Donato provocando otto morti, anche se al momento bisogna chiarire diversi dubbi sull’accaduto.
Infatti, considerando l’assenza di una lista passeggeri ufficiale, la polizia di Stato è riuscita a risalire alle otto eventuali vittime dell’incidente aereo.
Le vittime sono: Dan Petrescu, 68 anni, cittadino romeno; la moglie Righina Petrescu, 65 anni; il figlio Dan Stefan Petrescu, 30 anni, con doppia cittadinanza romena-tedesca; Julien Brossard, 36 anni, cittadino canadese amico del figlio. L’altra famiglia era composta da: Filippo Nascimbene, nato a Pavia nel 1988; il figlio Rafael di un anno; la moglie Claire Alexandrescou, 1987, cittadina francese; la madre di Claire, signora Miruna Anca Wanda Lozinschi, del 1956, cittadina francese.
L’aereo, classificato come ultraleggero, è precipitato nel milanese, a San Donato, su una palazzina in ristrutturazione. Durante l’impatto il veicolo si è incendiato insieme ad alcune auto e alla palazzina stessa.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, insieme all’elisoccorso, un’automedica, quattro ambulanze, polizia, carabinieri e vigili urbani.
L’aeroplano era decollato dall’aeroporto di Linate ed era diretto in Sardegna, ad Olbia. Il veicolo è un pilatus Pc-12.
Il mezzo si è schiantato in modo violento contro il tetto dell’edificio. Oltre ai vigili del fuoco, alla Polizia e ai Carabinieri, è intervenuto sul posto il sindaco di Milano, Beppe Sala, per monitorare i lavori.
Carlo Cardinali, funzionario dei Vigili del Fuoco di Milano, accorsi immediatamente a San Donato Milanese dice che “l’impatto è stato devastante. Attualmente è stato individuato un solo corpo”, ha aggiunto Cardinali, spiegando che l’aereo è finito contro la facciata dall’edificio.
“L’impatto è stato estremamente violento, c’è stata una vera e propria esplosione, con proiezione di questo aeromobile in vari punti”, dice Cardinali, aggiungendo che “l’aereo ha effettuato una virata dopo il decollo e quindi probabilmente il pilota si è accorto di qualche anomalia. La palazzina era disabitata, tra l’altro interessata da lavori di ristrutturazione quindi abbiamo scongiurato subito la presenza di altre persone all’interno della struttura. In quel punto è stato davvero importante che non ci fossero abitazioni, nel dramma l’impatto è avvenuto su struttura disabitata totalmente”, ha concluso.
La testimonianza di una persona che stava aspettando l’autobus nel piazzale non lascia dubbi sull’anomalia del veivolo. “Ho sentito questo rumore fortissimo – dice il testimone – poi una scia e c’erano fumo e fiamme sotto l’aereo in volo che poi si è schiantato contro la palazzina. Sicuramente il pilota si è accorto di quanto stava succedendo”.
Le indagini sono in corso per riuscire a capire la dinamica. Secondo quanto ricostruito finora dall’agenzia, “il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, era decollato da Linate alle 13:04 con destinazione Olbia. L’aereo ha colpito un edificio stabile e si è incendiato”.
“Verrà aperto un fascicolo per disastro colposo”, spiega il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano. “Il volo è stato seguito fino a un certo punto, poi è apparsa un’anomalia sui radar ed è precipitato”, conferma Siciliano. Al momento “non risulta esserci stato un allarme lanciato da bordo, ma un’anomalia segnalata dalla torre di controllo”, spiega ribadendo che “è ancora tutto da accertare”.