Dopo un vita di lotte e sofferenze Luis Sepúlveda non è riuscito a vincere il terribile virus (Covid-19).
Scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista e attivista cileno anche se naturalizzato francese, aveva dovuto lasciare il suo amato Paese, dopo un impegno e un’attività politica di opposizione al regime del generale Augusto Pinochet è stato perseguitato e ha trascorso molti anni in carcere. Amava viaggiare per conoscere il mondo ed era molto sensibile alle questioni ambientali battendosi a fianco di Greenpeace.
È stato autore di poesie, racconti e radioromanzi in spagnolo, ma era un poliglotta, parlava correttamente sia l’inglese, il francese e l’italiano. Ha raggiunto la fama internazionale con il suo primo romanzo “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, che venne pubblicato in Spagna nel 1989 e in Italia nel 1993.
Molto amato per la sua sensibilità sociale e per le sua fantasia creativa ,riusciva a toccare le corde dell’anima, appassionando i lettori di tutte le età. Notissimo e apprezzato nel nostro paese, raggiunge una notorietà mondiale con il libro: “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.
Condusse una vita avventurosa ed è stato un uomo che si è battuto sempre per la libertà e la democrazia contro le dittature e l’oppressione. Ci mancherà il suo genio e la sua intelligenza in un mondo che oggi é più arido senza la sua scrittura.