4 agosto 1983: Il leader socialista Bettino Craxi forma il suo primo governo

E’ una data che rimarrà indelebile nella memoria di noi socialisti e nella storia d’Italia quel lontano 4 agosto del 1983, poiché, Bettino Craxi, leader del Psi, assume il comando del primo governo socialista della storia del nostro Paese.

Dopo le elezioni politiche italiane del 26 e 27 giugno 1983 la DC rimane ancora ancora il primo partito italiano, ma, rispetto alle precedenti elezioni, perde circa il 7% alla Camera e il 5% al Senato, con cali particolarmente importanti nelle grandi città, dove la media del voto scende al 21% rispetto al 31% nazionale.

Il PCI rimane grossomodo costante e perde lo 0,49%, ma i risultati dei radicali e dei demoproletari, assieme all’11% del PSI, fanno salire l’area della sinistra al 33,6%, superando in percentuale il partito di maggioranza relativa.

In questo nuovo scenario, la Democrazia Cristiana si trova spiazzata e il dogma di “mai un socialista Presidente del consiglio”, per forza di cosa viene abbandonato.

Così, alla vista dei risultati, il successo dei socialisti e di Craxi rimane ineluttabile e il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, gli conferisce l’incarico di formare un nuovo governo il 21 luglio e, il 4 agosto 1983, Bettino Craxi dà vita al primo governo socialista sostenuto dal Pentapartito ovvero da DC, PSI, PRI, PSDI e PLI.

Dopo la presentazione del nuovo governo viene votata la fiducia alla Camera il 12 agosto, con 361 voti favorevoli e 234 contrari, e il giorno dopo al Senato, con 185 voti favorevoli e 120 contrari.

E fu così che Bettino Craxi e il suo Psi, con la benedizione del Presidente (Socialista-Partigiano) Sandro Pertini, diedero vita al primo governo socialista, un esecutivo destinato da sempre a rivoluzionare il destino dell’Italia.

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