2 novembre 1942: Il fisico Enrico Fermi realizza la prima reazione nucleare a catena

Di Eugenio Magnoli

Enrico Fermi, il fisico italiano vincitore del premio Nobel, dirige e controlla la prima reazione nucleare a catena nel suo laboratorio sotto le gradinate di Stagg Field presso l’Università di Chicago, inaugurando così l’era del nucleare.

Dopo aver completato con successo l’esperimento, un messaggio in codice venne trasmesso al presidente Roosevelt: “Il navigatore italiano è sbarcato nel nuovo mondo”.

In seguito alla scoperta del neutrone da parte dell’inglese Sir James Chadwick e alla produzione di radioattività artificiale da parte dei Curie, Fermi, professore a tempo pieno di fisica all’Università di Firenze, concentrò il suo lavoro sulla produzione di radioattività manipolando la velocità dei neutroni derivati ​​dal berillio radioattivo.

Ulteriori sperimentazioni simili con altri elementi, tra cui l’uranio 92, avevano prodotto nuove sostanze radioattive tanto da far credere ai colleghi di Fermi di aver creato un nuovo elemento “transuranico” con numero atomico 93.

Fermi rimase scettico sulla sua scoperta, nonostante l’entusiasmo dei suoi colleghi fisici. Iniziò a credere alla scoperta nel 1938, quando gli fu assegnato il Premio Nobel per la fisica per “la sua identificazione di nuovi elementi radioattivi”.

Sebbene il viaggio fosse limitato per gli uomini il cui lavoro era ritenuto vitale per la sicurezza nazionale, Fermi fu autorizzato a lasciare l’Italia e andare in Svezia per ricevere il suo premio. Lui e sua moglie, Laura, che era ebrea, non tornarono mai; temeva e disprezzava il regime fascista di Mussolini.

Fermi emigrò a New York City, la Columbia University, in particolare, dove ricreò molti dei suoi esperimenti con Niels Bohr, il fisico di origine danese, che suggerì la possibilità di una reazione nucleare a catena.

Fermi e altri videro le possibili applicazioni militari di una tale potenza esplosiva e scrissero rapidamente una lettera che avvertiva il presidente Roosevelt dei pericoli di una bomba atomica tedesca.

La lettera fu firmata e consegnata al presidente da Albert Einstein l’11 ottobre 1939. Il risultato fu il Progetto Manhattan, il programma americano per creare la prima bomba atomica.

Toccò a Fermi produrre la prima reazione nucleare a catena, senza la quale tale bomba era impossibile da produrre. Creò un laboratorio con l’attrezzatura necessaria che chiamò “pila atomica”, in un campo da squash nel seminterrato di Stagg Field presso l’Università di Chicago.

Con colleghi e altri fisici, Fermi produsse la prima reazione nucleare a catena autosufficiente; e da lì si generò il “nuovo mondo” dell’energia nucleare, garantendo agli Stati Uniti uno strapotere senza eguali con un’arma di distruzione di massa in grado di distruggere una città in pochissimi secondi.

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