Il 18 aprile è una data fondamentale per la vita politica del nostro Paese, quando la Democrazia Cristiana si aggiudicò nel 1948 la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta dei seggi, caso unico nella storia della Repubblica.
Il successo clamoroso consentì alla Dc, partito all’epoca guidato da Alcide De Gasperi, di governare l’Italia ed essere in tutte le maggioranze che si costruirono sino allo scioglimento dello stesso partito nel 1994.
Ma dopo quel 18 aprile, la Dc fu il punto di riferimento per l’elettorato anticomunista che si opponeva alla formazione di collaborazioni di governo con il Pci, partito legato all’Urss, e delineando per l’Italia una politica estera di legame mai venuta meno con gli Usa.
Mentre la sconfitta del Fronte Democratico Popolare fu netta e tale schieramento comprendeva il Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista Italiano. Questa alleanza fu sconsigliata da Pertini e da Lombardi e, anni dopo, con lealtà, lo stesso Nenni ammise l’errore.
La sinistra ottenne un risultato deludente, con un ridimensionamento piuttosto evidente, anche perché il dato fu condizionato dall’avvenuta scissione di Palazzo Barberini che Giuseppe Saragat, contrario al Fronte Popolare, decise ,staccandosi dal Psi, di fondare a Palazzo Barberini il Partito Socialista Democratico Italiano.
Mentre la destra era frastagliata da innumerevoli gruppi piuttosto piccoli che ottennero risultati mediocri con una frammentazione assai marcata tra Partito Liberale e Partito Monarchico a cui si aggiungeva il neonato gruppo fascista del Movimento Sociale Italiano.
Dopo questa elezione cominciò la lunga stagione del centrismo, imperniato intorno alla Dc che governò egemone sino agli inizi degli anni sessanta, quando poi iniziò la stagione del centro-sinistra.
Subito dopo le elezioni, il governo De Gasperi ricevette poderosi e ingenti aiuti economici del Piano Marshall e collocò saldamente la politica estera del governo successivamente nell’ambito della Nato e dell’alleanza atlantica per fronteggiare il comunismo in Italia e nell’Europa occidentale.
In ogni caso si realizzò un piano di restaurazione della vita pubblica, civile e sociale che fu superato oltre dieci anni dopo soltanto con l’inizio del centro sinistra e della collaborazione con il Psi.